Emanuele, ucciso da un colpo di mitraglietta: un collega carabiniere arrestato per omicidio

Mercoledì 15 Luglio 2015
Emanuele Lucentini, l'appuntato ucciso
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TOLENTINO - L'appuntato scelto di Tolentino, Emanuele Lucentini fu freddato in caserma da un collega. E' stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario il carabiniere in servizio alla compagnia di Foligno dalla cui arma di servizio il 16 maggio scorso era partito il colpo che aveva ucciso Lucentini all'interno della caserma.



A suo carico è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare. Ha ipotizzato la premeditazione la procura di Spoleto che ha chiesto e ottenuto l'arresto del carabiniere Emanuele Armeni per l'omicidio del collega Emanuele Lucentini, originario di Tolentino e da tempo trasferito Foligno dove lavorava ed era sposato. Il gip non ha però ritenuto configurabile l'aggravante.



Non è ancora chiaro il movente dell'omicidio per il quale è stato arrestato il carabiniere della compagnia di Foligno accusato di avere ucciso un suo collega.

All'arresto gli investigatori - coordinati dalla Procura di Spoleto - sono arrivati ricostruendo quanto successo in caserma al momento del cambio del turno. Il colpo era infatti partito da distanza ravvicinata e aveva raggiunto alla nuca Emanuele Lucentini, morto poco dopo il ricovero in ospedale.



Dalle perizie balistiche sarebbe tra l'altro emerso che la mitraglietta in dotazione spara solo se si esercita una forte pressione sul grilletto. Circostanza ritenuta quindi dal'accusa incompatibile con un incidente.
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