Centotrenta chili di hashish provenienti dalla Spagna nel bagagliaio dell'auto. L. M., 39 anni, romano, dipendente occasionale di una ditta di trasporti e spedizioni, attualmente senza lavoro, è stato arrestato giovedì pomeriggio dalla polizia in via delle Isole Curzolane, al Tufello. Aveva pensato bene di arrotondare accettando di portare a Roma ben altri pacchi: quattro involucri ben confezionati da 30 chili ciascuno, contenenti a loro volta panetti sottovuoto da mezzo chilo, in tutto 240.
IL CONTROLLO
Sulle sue tracce i "segugi" della squadra giudiziaria del commissariato Fidene diretti da Francesco Bova, gli stessi che indagando negli ambienti dello spaccio capitolino, erano arrivati settimane fa fino a un villino di Ostia Antica dove un'insegnante di equitazione custodiva dieci chili di coca purissima e ventotto chili di marijuana, anche quelli in panetti. Un impegno continuo sul fronte del contrasto allo spaccio e reso ancora più puntuale su input del prefetto e del nuovo questore Guido Marino.
DALLA SPAGNA VIA MARE
I poliziotti quando hanno visto tre “vecchie conoscenze” parlottare in una traversa di via delle Isole Curzolane, li hanno immediatamente controllati. Il nervosismo di L. M. non è sfuggito agli investigatori. Lo "spedizioniere" gaurdava preoccupato e con troppa insistenza la sua auto parcheggiata a poca distanza. Perquisito, era in possesso della chiave e la sorpresa è arrivata una volta aperto il bagagliaio. L.M. è finito a Regina Coeli. La indagini continuano. Gli investigatori sono convinti che il suo fosse solo un ruolo marginale. Il 39enne si sarebbe offerto in cambio di una "parcella" di tremila euro di prendere in consegna la droga. Lo stupefacente era avvolto in cartoni da pacchi, con tanto di etichetta "aerea": from Spagna to Italy. Ma il sospetto è che l'hashish abbia messo piede nella Capitale via mare, poiché tra i cartoni vi erano tracce di sabbia.
Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 13:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA IL CONTROLLO
Sulle sue tracce i "segugi" della squadra giudiziaria del commissariato Fidene diretti da Francesco Bova, gli stessi che indagando negli ambienti dello spaccio capitolino, erano arrivati settimane fa fino a un villino di Ostia Antica dove un'insegnante di equitazione custodiva dieci chili di coca purissima e ventotto chili di marijuana, anche quelli in panetti. Un impegno continuo sul fronte del contrasto allo spaccio e reso ancora più puntuale su input del prefetto e del nuovo questore Guido Marino.
DALLA SPAGNA VIA MARE
I poliziotti quando hanno visto tre “vecchie conoscenze” parlottare in una traversa di via delle Isole Curzolane, li hanno immediatamente controllati. Il nervosismo di L. M. non è sfuggito agli investigatori. Lo "spedizioniere" gaurdava preoccupato e con troppa insistenza la sua auto parcheggiata a poca distanza. Perquisito, era in possesso della chiave e la sorpresa è arrivata una volta aperto il bagagliaio. L.M. è finito a Regina Coeli. La indagini continuano. Gli investigatori sono convinti che il suo fosse solo un ruolo marginale. Il 39enne si sarebbe offerto in cambio di una "parcella" di tremila euro di prendere in consegna la droga. Lo stupefacente era avvolto in cartoni da pacchi, con tanto di etichetta "aerea": from Spagna to Italy. Ma il sospetto è che l'hashish abbia messo piede nella Capitale via mare, poiché tra i cartoni vi erano tracce di sabbia.
