Carmel Gattullo aveva solo 15 anni quando nel 2015, a Ostia, morì dopo esser stata investita sulle strisce pedonali di piazza della stazione Vecchia. A nove anni di distanza è la madre, Giuseppina Piantadosi, a tornare su quella tragedia: «Ho perso mia figlia che a 15 anni è stata uccisa sulle strisce pedonali, nel 2015 a Ostia, mentre stava andando a scuola, un lunedì mattina.
La storia di Carmel Gattullo
Carmen fu investita a 15 anni sulle strisce pedonali a Ostia da una donna risultata positiva al test della droga. Morì dopo due settimane in coma al San Camillo, lasciando la mamma, il papà e la sorellina nel dolore. Una donna al volante di una Mini Cooper, risultata poi positiva al test della droga, la travolse sulle strisce pedonali mentre andava a scuola. Carmen frequentava il primo anno di liceo classico e viveva nei pressi dell'isola pedonale di piazza Anco Marzio a Ostia.
Per questo stava attraversando piazza della Stazione Vecchia davanti alla sede del X Municipio. Qualche metro ancora e avrebbe preso l'autobus e raggiunto i compagni come tutti gli altri giorni. Studentessa modello, si era appassionata all'atletica e si era appena iscritta a un corso. Voleva viaggiare, conoscere il mondo. Amava la musica e il suo idolo era Marco Mengoni.
La mobilitazione
«Una maggiore moderazione della velocità in ambito urbano è il primo tassello di una trasformazione che include il ridisegno e la riqualificazione di strade e piazze e la riduzione dell’uso, o per meglio dire abuso, dell’auto privata a beneficio di tutte le persone, del trasporto pubblico, di pedoni e ciclisti, di lavoratrici e lavoratori durante i loro spostamenti e di tutto il traffico veicolare residuo privato e professionale. Inoltre, ribadiamo che nelle principali strade di scorrimento il limite resta a 50 km/h o anche a velocità superiori, se la conformazione delle strade lo permette». Queste le parole delle associazioni della Piattaforma che lanciano quindi un appello al Parlamento dove è in discussione la riforma del Codice della Strada presentata dal Ministro dei Trasporti. «Nella riforma è completamente assente la moderazione della velocità, vengono stralciati strumenti importanti per il controllo delle regole e per la promozione della ciclabilità e della mobilità sostenibile, rischiando seriamente di arrestare l’innovazione urbana e accrescere il ritardo italiano in materia di sicurezza stradale e mobilità sostenibile. Chiediamo quindi una revisione urgente del DDL e annunciamo mobilitazioni in tante città italiane in vista dell’approdo in Parlamento per la discussione e approvazione definitiva del ddl, per difendere l’autonomia delle amministrazioni locali in materia di mobilità sostenibile, contro le prese di posizione ideologiche avanzate recentemente dal Ministro».