Il figlio disabile deriso da due bulle, lo sfogo della mamma su Fb condiviso milioni di volte

Giovedì 28 Giugno 2018 di Domenico Zurlo
Il figlio disabile deriso da due bulle. Su Fb lo sfogo di una mamma: «Che società stiamo creando?»
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Derisi da due ragazzine, probabilmente minorenni: una mamma, Erika Defendi, e suo figlio disabile sono stati vittime di una presa in giro nel centro di Bergamo da due adolescenti, secondo Erika tra i 16e i 17 anni. La donna ha raccontato tutto in uno sfogo su Facebook: in meno di due giorni il post ha raccolto 25mila condivisioni e quasi settemila commenti, quasi tutti di rabbia e sdegno verso le due “bulle”. Chissà che le due ragazzine non si ricordino di essere state loro e non si pentano almeno un po’, confessandolo magari ai loro genitori.

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«Sono talmente nervosa e amareggiata che devo per forza dare un senso a quello che mi è successo oggi», ha scritto Erika, riferendo che stava camminando lungo viale Papa Giovanni, quando due ragazzine tra i 16 e 17 anni che «parlavano di discoteche e di quanti soldi possono spendere per una serata», praticamente metà del suo stipendio, hanno deriso lei e il figlio tetraplegico dalla nascita.
«Siamo fermi sul marciapiede ed aspettiamo che scatta il verde, ci affiancano due ragazzine di circa 16/17 anni parlano di discoteche di quanto soldi possono spendere per fare serata (praticamente mezzo del mio stipendio) Io sorrido e penso...

Che bella età zero pensieri!! Con la coda dell’occhio vedo che sono praticamente in short con mezza chiappa fuori è un micro top fatto a reggiseno... Ma vabbè non sta a me giudicare sono giovani e ci sta...».



Erika le ha infatti sentite ridere e dire parolacce: addirittura una delle due ha scimmiottato la camminata del figlio quando la donna si è girata a guardarle. «Io e mio figlio le superiamo (mio figlio è diplegico dalla nascita) dopo poco a distanza di 20/30 metri sento le ragazzine che ridono e bestemmiano, mi viene spontaneo girarmi, vedo una delle due che scimmiotta la camminata di mio figlio e se la ride di brutto con l’amica, non so dirvi che cosa ho provato in quel momento». Ma a quel punto è intervenuto il ragazzo: «Mamma, le persone così ignoranti vanno ignorate... Io faccio così!». Una reazione che l'ha commossa: «Mi ha resa orgogliosa della sua maturità a 15 anni sa dare lezioni di vita e sogna di laurearsi. Io avevo il cuore a pezzi mi sembrava di essere tornata al giorno in cui 15 anni fa ho ricevuto la notizia che mio figlio sarebbe stato disabile a vita».
 

«Ora mi chiedo... Ma che società stiamo creando? Mi rivolgo a tutti i miei coetanei che ormai sono genitori ma voi insegnate ai vostri figli a guardare le persone diversamente abili con occhi di ammirazione anziché dire a loro di non guardare oppure evitare l’argomento?! Perchè loro sono i veri supereroi, non chi spende 600€ a serata o chi ha le scarpe all’ultima moda, solo chi affronta la vita in mille difficoltà sa insegnarne il vero valore», conclude. «Ricordiamoci una cosa, un giorno saremo vecchi e la maggior parte di noi saranno persone diversamente abili se non facciamo qualcosa adesso la maggior parte di noi si troverà nella stessa spiacevole situazione in cui ci siamo trovati io e mio figlio oggi. La disabilità sta negli occhi di chi guarda».

Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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