Costretta sulla sedia a rotella era in ostaggio della violenza del suo badante romano di 48 anni. Lei è una donna sulla quarantina, che in seguito ad un incidente da giovanissima, all’interno della scuola, è rimasta paralizzata. Per l’uomo è stato spiccato dalla magistratura un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’ultima aggressione risale a settembre scorso, quando gli agenti del commissario Viminale, diretto da Giovanna Petrocca, intervennero nell’abitazione della donna in via Quintino Sella, poco distante da via XX Settembre. L’invalida fu trovata visibilmente prostrata e gli agenti notarono alcune ciocche dei suoi capelli sul pavimento. Il badante l’aveva schiaffeggiata, le aveva strappato i capelli e poi le aveva scagliato sul volto un cellulare che dalla rabbia aveva tirato contro un televisore spaccandolo. Gli agenti hanno rintracciato diversi certificati medici in ospedale che proverebbero come il badante anche in altre occasioni si era comportato in modo violento con la vittima.
Insomma, schiaffi, angherie, secondo la polizia, sarebbero stati all’ordine del giorno. A complicare la posizione del violento anche la sua inclinazione a bere e ad usare sostanze proibite. Per questo il badante, Domenico De Carolis, è finito in carcere anche per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nella circostanza dell’intervento a casa della donna, il badante si scagliò contro i poliziotti aggredendoli a calci e pugni.
Ultimo aggiornamento: 12:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’ultima aggressione risale a settembre scorso, quando gli agenti del commissario Viminale, diretto da Giovanna Petrocca, intervennero nell’abitazione della donna in via Quintino Sella, poco distante da via XX Settembre. L’invalida fu trovata visibilmente prostrata e gli agenti notarono alcune ciocche dei suoi capelli sul pavimento. Il badante l’aveva schiaffeggiata, le aveva strappato i capelli e poi le aveva scagliato sul volto un cellulare che dalla rabbia aveva tirato contro un televisore spaccandolo. Gli agenti hanno rintracciato diversi certificati medici in ospedale che proverebbero come il badante anche in altre occasioni si era comportato in modo violento con la vittima.
Insomma, schiaffi, angherie, secondo la polizia, sarebbero stati all’ordine del giorno. A complicare la posizione del violento anche la sua inclinazione a bere e ad usare sostanze proibite. Per questo il badante, Domenico De Carolis, è finito in carcere anche per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nella circostanza dell’intervento a casa della donna, il badante si scagliò contro i poliziotti aggredendoli a calci e pugni.