Roma, doveva amministrare i beni di un disabile ma si impossessa di 50 mila euro: avvocato nei guai

Giovedì 1 Febbraio 2018
Roma, doveva amministrare i beni di un disabile ma si impossessa di 50 mila euro: avvocato nei guai
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Un avvocato romano, amministratore di sostegno dei beni di una persona con disturbi mentali, si sarebbe impossessato di 50mila euro. I militari del Servizio centrale investigazione sulla criminalità organizzata (Scico), insieme al personale del nucleo di polizia economico-finanziaria di Pisa, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare personale, emessa dal gip del tribunale di Roma, nei confronti di un avvocato romano con l'accusa di peculato. Altre due persone sono state denunciate a piede libero per lo stesso reato.

Le indagini, coordinate dalla direzione eistrettuale Antimafia della procura di Roma, hanno permesso di accertare che l'avvocato, nominato amministratore di sostegno di una persona affetta da disturbi mentali, si è indebitamente appropriato di circa 50.000 euro, di proprietà della persona di cui aveva la responsabilità, senza autorizzazione del giudice tutelare. La somma di denaro è stata poi reinvestita dal coniuge dell'avvocato, in concorso con un'altra persona, in una società avente sede in Lettonia.

Inoltre l'operazione di trasferimento non compariva nel rendiconto depositato dall'amministratore di sostegno presso il giudice tutelare.
La figura dell'amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare competente, ha la finalità di offrire, a chi si trovi nella impossibilità di provvedere ai propri interessi, uno strumento di assistenza.
Ultimo aggiornamento: 11:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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