Ashley, il senegalese fermato ammette l'omicidio dell'americana

Giovedì 14 Gennaio 2016
Ashley Olsen
18

Ha ammesso le proprie responsabilità il senegalese fermato la notte scorsa con l'accusa di aver ucciso Ashley Olsen, la 35enne americana trovata morta nella sua casa a Firenze.

L'uomo ha detto di non aver avuto l'intenzione di uccidere, di averla incontrata in un locale e di essere andato in casa con lei. I due - ha raccontato - hanno avuto un rapporto sessuale ma poi hanno litigato. Lui l'ha spinta e lei ha battuto la testa. I segni di strangolamento sarebbero legati al fatto che avrebbe cercato di rialzarla.

L'uomo è un senegalese, irregolare, di 27 anni, Cheik Diaw. Contro di lui, ha detto il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo «ci sono gravissimi indizi di colpevolezza». Ashley è morta per «strangolamento, ma la morte sarebbe sopravvenuta anche per altre lesioni: l'autopsia ha fatto rilevare due fratture al cranio», ha detto il procuratore Creazzo spiegando che l'omicidio «ha avuto sia un'azione contundente, sia un'azione di strangolamento».

Il fermo è scattato nella notte e l'uomo è stato interrogato fino alle 4. 
Tra le prove finali che hanno fatto scattare il fermo per il senegalese accusato dell'omicidio di Ashley Olsen «ci sono i risultati delle analisi del dna», ha spiegato Creazzo aggiungendo che dalla «casa sono stati presi reperti biologici, un profilattico e una cicca di sigaretta nel bagno», che «grazie ad uno stratagemma degli investigatori è stato poi possibile comparare con il dna» del sospettato. Tra gli indizi il procuratore Creazzo ha evidenziato che alcuni testimoni «hanno visto Ashley allontanarsi dalla discoteca Montecarla uscendo con il senegalese» ed altri testimoni «hanno visto il senegalese entrare nella casa della ragazza con la ragazza».


«Non c'è traccia di gioco erotico. È possibile che i due protagonisti non fossero lucidi», ha aggiunto il procuratore di Firenze. «Aspettiamo gli esami tossicologici su Ashley - ha detto - Abbiamo elementi per pensare che avessero assunto sostanze che non li rendevano lucidi, alcol di sicuro, forse altro. Non risulta che si conoscessero».

Ultimo aggiornamento: 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci