Napoli, pistola in faccia a D'Amato: all'ex presidente di Confindustria rubato orologio da 25 mila euro

Martedì 28 Novembre 2017 di Leandro Del Gaudio
Napoli, pistola in faccia a D'Amato: all'ex presidente di Confindustria rubato orologio da 25 mila euro
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Gli hanno rapinato l’orologio da 25mila euro puntandogli una pistola in faccia mentre stava per mettersi alla guida della sua auto nei pressi del Parker’s al corso Vittorio Emanuele. È accaduto nella tarda mattinata di domenica scorsa, vittima illustre l’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato. Sono da poco trascorse le 13, quando è stato consumato un raid fulmineo a carico del manager sessantenne. D’Amato è stato colto all’improvviso, non ha potuto opporre resistenza. E ha ceduto alla rapina di un orologio del valore di 25mila euro. Impossibile ogni reazione da parte della vittima, che ha sporto comunque denuncia al commissariato San Ferdinando. 

Come anticipato dal Roma, la scena si è consumata in una manciata di secondi e ha visto entrare in azione almeno due giovani malviventi, entrambi in sella a uno scooter. Uno dei due era armato di una pistola e ha avuto gioco facile a immobilizzare la vittima. Possibile che i due malviventi stessero presidiando l’area già da qualche ora, in un continuo via vai tra la zona dei grandi alberghi del Lungomare, agli hotel che si affacciano lungo corso Vittorio Emanuele, nella speranza di cogliere di sorpresa turisti da poco arrivati a Napoli. 

Decisivo il traffico, l’effetto incolonnamento agli incroci e all’altezza dei semafori, dove - quasi rispondendo a un copione prestabilito - i due sono entrati in azione. Due soggetti isolati (probabilmente dei Quartieri spagnoli) - riflettono in queste ore gli investigatori - qualcosa di diverso rispetto alle paranze di rapinarolex che agiscono in altri punti della città o addirittura lontano da Napoli. Via Marina, ad esempio, è una zona particolarmente battuta proprio da scippatori e rapinatori. Superato lo choc iniziale, l’ex leader degli industriali si è diretto alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto. Facile ora intuire quali saranno le mosse degli inquirenti, che stanno lavorando senza sosta nel tentativo di risalire ai responsabili del raid. 
Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 12:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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