Roma, abusi alla materna, i racconti choc dei genitori: "A mia figlia chiedeva di mettergli le mani nei pantaloni"

Mercoledì 28 Marzo 2018
Roma, abusi alla materna, i racconti choc dei genitori: "A mia figlia chiedeva di mettergli le mani nei pantaloni"
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«A mia figlia chiedeva di mettergli le mani nelle tasche dei pantaloni, le diceva che era un bel gioco. Ancora devo riprendermi, sono sconvolta, non potevo immaginare tanto orrore». È solo uno dei racconti choc dei genitori delle bimbe tra i 3 e i 5 anni della scuola materna di Roma finita nell'occhio del ciclone per un tremendo caso di abusi sessuali per cui sotto accusa è un insegnate d'inglese di 25 anni. 


L'episodio è avvenuto nel plesso di Bankitalia che sorge su un pezzo dell'acquedotto romano del Mandrione, nella periferia Est. La mamma continua a raccontare con le lacrime agli occhi: «I bambini hanno capito che è successo qualcosa che non va, alcuni sono sotto choc, per altri, come spero per mia figlia, tutto rimarrà come un gioco. Ora voglio solo che dal carcere quello schifoso non esca più».

Convocati ieri mattina per una riunione urgente con i carabinieri nel padiglione polivalente i genitori sono stati informati dai militari che gli hanno esposto come le denunce fossero reali e i casi immortalati dalle microtelecamere installate nel laboratorio. Il presunto pedofilo è stato così inchiotato. Le vittime erano almeno una dozzina ed è scattata immediata l'ordinanza di custodia cautelare del gip Clementina Forleo

«Il maestro di inglese ci fa fare un gioco strano», dicevano le bimbe alla famiglia. Baci intimi e pantaloni tirati giù. L'insegnante, Jonathan T. di 25 anni, è stato interrogato venerdì scorso ma non è riuscito a dare una giustificazione agli atroci eventi. Alla visione delle immagini si è ammutolito.

Divorati dal dolore i genitori hanno proseguito le loro testimonianze. «Sono distrutta, se lo prendo lo ammazzo. Ha rovinato la mia bambina. È capitato proprio alla mia famiglia? È un incubo».

«Quel maestro era arrivato da poco, ha anche un bambino di appena un anno, non so con quale coraggio potesse abbracciarlo», dice un'altra mamma. «Insegno inglese da quasi tre anni e non ho ancora perso l'entusiasmo di spargere la conoscenza di questa meravigliosa lingua ai bambini che lo accettano con le braccia aperte», le parole scritte dal maestro sul blog in cui offriva lezioni private.

Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 16:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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