Roma, uccise la vicina durante una rapina in casa: 22 anni in appello all'assassino

Lunedì 12 Marzo 2018
Roma, uccise la vicina durante una rapina in casa: 22 anni in appello all'assassino
Una rapina non riuscita e finita in tragedia. Sono 22 gli anni di reclusione inflitti a Pierfrancesco Liberti, il romano di 28 anni sotto processo perché accusato di aver ucciso Roma, la notte tra il 14 e il 15 aprile 2010, la 64enne Anna Pagliarini. La sentenza è della III Corte d'assise d'appello bis, i cui giudici, presieduti da Alfredo Ruocco, hanno ripristinato la sentenza pronunciata in primo grado dalla III Corte d'assise capitolina.

Erano le quattro del mattino del 15 aprile 2010 quando, secondo l'accusa, Liberti entrò nell'abitazione della Pagliarini usando le chiavi custodite dalla nonna, che abitava nel piano superiore ed era grande amica della vittima.
Lui, alloggiava dalla nonna da qualche giorno, dopo aver litigato con la madre. Svegliò la Pagliarini - che era a letto (fu infatti trovata in pigiama) - e l'assalì mentre tentava di chiamare aiuto col telefono portatile, atterrandola con un colpo alla testa cui seguirono due colpi di coltello. Poi prese quel telefono e lo immerse nell'acqua nel tentativo di cancellare le sue impronte. Dopo l'omicidio, si rifugiò in casa della nonna, con addosso quegli abiti imbrattati di sangue che tentò di smacchiare in lavatrice. Fu la figlia della vittima, dopo aver contattato invano la donna, a trovare il portone di casa chiuso. Dentro, trovò la madre senza vita. Inizialmente il medico legale indicò come "naturale" quella morte; durante l'autopsia, però, si rese contro che la donna era stata attinta da due colpi portati con un'arma da taglio
Ultimo aggiornamento: 19:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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