Pescara, tutto pronto per le prime comunioni ma il parroco è “sparito”

Domenica 21 Maggio 2017 di Davide De Amicis
Pescara, tutto pronto per le prime comunioni ma il parroco è “sparito”
1
Il parroco aveva già fissato la data delle prime comunioni e tutto sembrava procedere come sempre, tra una celebrazione e l'altra, ma da un giorno all'altro i fedeli della parrocchia del Santissimo crocifisso di Villaggio Alcyone, il quartiere di Pescara al confine con Francavilla, non l'hanno più visto. Si tratta di don Dario Trave, sacerdote quarantunenne originario di Vicoli, che a fine aprile ha lasciato improvvisamente la parrocchia senza avvisare i fedeli.

È stato l'arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, circa due settimane fa, a presentarsi in chiesa per presenziare le messe domenicali e informare la comunità di ciò che stava accadendo: «Ho bisogno di una pausa di riflessione nella mia vita - queste le parole vergate da don Dario in una lettera indirizzata al presule e letta dallo stesso ai fedeli -, non mi sento realizzato». Un tempo di riflessione destinato a durare fino a luglio-agosto: «Ma qualsiasi cosa deciderà di fare don Dario - precisa l'arcivescovo -, sicuramente non tornerà qui». Fino ad allora, anche se al momento non è dato sapere quando verrà designato il successore, sarà il vicario parrocchiale di San Luigi Gonzaga don Tommaso Fallica a fare le veci del parroco, celebrando la liturgia eucaristica delle ore 19 al sabato sera e quelle domenicali delle ore 9, delle ore 10.30 e delle ore 19.

Don Dario Trave, ordinato presbitero nel 2006, è parroco del Santissimo crocifisso da tre anni e, in quanto apprezzato studioso, è anche archivista diocesano e docente presso l'Istituto superiore di Scienze religiose Toniolo di Pescara. Tra i parrocchiani di Villaggio Alcyone, dopo aver appreso dell'improvvisa assenza del loro parroco, c'è sorpresa e preoccupazione. Ma, per ora, non c'è modo di comprendere più approfonditamente le ragioni interiori che hanno spinto don Dario a maturare e concretizzare questa scelta difficile, dato che anche al cellulare è irreperibile. Solo il tempo, dunque, potrà dire se il sacerdote pescarese avrà fatto chiarezza nel suo progetto di vita e nella sua vocazione, tornando a farsi vedere e a esercitare altrove il suo ministero.
Ultimo aggiornamento: 16:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci