Città del Vaticano - Ha parlato del brano del Vangelo dell'Ultima Cena, della comunione tra il popolo di Dio e la Chiesa, ha insistito sul fatto che i cristiani devono fare prevalere l'amore al rancore, ignorando i tentativi del «maligno» poi, a sorpresa, Papa Bergoglio, dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico, ha annunciato che mercoledì 28 giugno, vigilia dei Santi Pietro e Paolo, farà un concistoro per creare cinque nuovi cardinali.
«La loro provenienza da diverse parti del mondo manifesta la cattolicita della Chiesa diffusa in tutta la terra e l’assegnazione di un titolo o una diaconia di un parrocchia di Roma testimonia l’appartenenza dei cardinali alla diocesi di Roma, che presiede alla carità di tutte le Chiese» ha detto al termine del Regina Coeli. I futuri nuovi cardinali provengono da Mali, Spagna, Svezia, Laos e San Salvador. Nessun italiano nell'elenco poichè, ancora una volta, il Papa argentino vuole privilegiare un collegio cardinalizio specchio di una Chiesa universale.
Ecco i nomi dei nuovi Cardinali: Jean Zerbo, Arcivescovo di Bamako, Malí; Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona, Spagna; Anders Arborelius, Vescovo di Stoccolma, Svezia; Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, Laos;
Gregorio Rosa Chávez, ausiliare dell’Arcidiocesi di San Salvador, El Salvador.
«Affidiamo i nuovi cardinali alla protezione dei Santi Pietro e Paolo, affinché -
ha concluso il Papa - siano autentici servitori della comunione ecclesiale e siano annunciatori gioiosi del Vangelo nel mondo intero e, con la loro
testimonianza ed il loro consiglio, mi sostengano più intensamente nel mio servizio di Vescovo di Roma, Pastore universale della Chiesa».
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