Roma, sfregio alla storia: turista incide il suo nome su un pilastro del Colosseo: denunciata

Domenica 12 Febbraio 2017
Roma, sfregio alla storia: turista incide il suo nome su un pilastro del Colosseo: denunciata
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Ha voluto lasciare traccia del suo passaggio a Roma e così ha pensato bene di incidere sul Colosseo il suo nome corredato dall'aggiunta dell'anno in corso: 'Sabrina 2017'.

E tanto per dare il buon esempio, lo ha fatto davanti alla figlia minorenne e a due nipoti maggiorenni.
 
 

Protagonista dell'atto vandalico, una turista francese di 45 anni che è stata denunciata dai carabinieri per danneggiamento aggravato su edifici di interesse storico e artistico. La donna avrebbe usato una monetina d'epoca per fare l'incisione sulla base di un'arcata nei pressi dell'ingresso visitatori, ma è stata vista dai carabinieri che sono subito intervenuti. Un ennesimo sfregio sull'Anfiteatro Flavio, un altro atto vandalico, il secondo, in meno di un mese. Il 16 gennaio scorso infatti due brasiliani di 31 e 33 anni avevano scavalcato le recinzioni attorno al Colosseo ed erano entrati all'interno del monumento eludendo i sistemi di sorveglianza nella piazza. I due, che hanno poi ammesso di essere ubriachi, erano scivolati da un'altezza di 4 metri e uno si era anche fratturato il bacino.

«È stata una bravata, eravamo ubriachi», si erano difesi davanti ai poliziotti che li avevano denunciati per invasione di edificio. Poche ore dopo due scritte con vernice nera («Balto» e «Morte») erano state scoperte su un pilastro del monumento. E risalendo più indietro nel tempo, era il 2014 quando un turista australiano di 45 anni aveva fatto da palo al figlio di 12 anni che era riuscito a incidere due lettere del proprio nome su un muro laterizio del Colosseo prima di essere bloccati. Tutti fatti che mettono sempre di più sotto i riflettori la sicurezza del monumento. La Soprintendenza, come emerso all'indomani degli ultimi due episodi di metà gennaio scorso, sta preparando un piano anti-vandali, con una riorganizzazione dell'intera area, dalla rivoluzione della piazza alla creazione di una zona rossa presidiata 24 ore su 24 dalle forze dell'ordine.

L'intenzione è quella di eliminare recinzioni e barriere attorno ai monumenti, a partire dall'Arco di Costantino, per poi creare un anello di «divieto d'accesso» attorno al Colosseo delimitato da dissuasori prima e da un allarme tecnologico poi, il tutto supervisionato da un presidio delle forze dell'ordine. «Dobbiamo trovare un sistema di sicurezza più efficace, misto, che sappia tenere insieme il presidio umano e un sistema di carattere informatico e di videosorveglianza - aveva sottolineato allora il soprintendente per i Beni Archeologici di Roma, Francesco Prosperetti - Troppo spesso i nostri monumenti vengono deturpati da gesti stupidi. Vogliamo rendere il Colosseo più decoroso e più sicuro», aveva chiosato in attesa della realizzazione del Centro servizi finanziato dal gruppo Tod's «che permetterà di sistemare fuori dal Colosseo alcuni servizi incompatibili, come per esempio i bagni, oltre a una più decorosa sistemazione delle biglietterie».

Ultimo aggiornamento: 21:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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