Bimba con l'Aids esclusa dalla scuola:
ecco come è andata a finire la sua vicenda...

Sabato 31 Ottobre 2015 di Elena Romanazzi
Bimba con l'Aids esclusa dalla scuola: ecco come è andata a finire la sua vicenda...
NAPOLI - Alla fine tutto si è risolto in 24 ore. E' bastata un'ora di riunione per chiudere un caso durato due mesi.

Sessanta minuti per aprire a Francesca, uno scricciolo di 11 anni che pesa appena sedici chili affetta da Aids, le porte della scuola. Quella dove era stata rifiutata, la Don Bosco di Trentola Ducenta. Avrà un insegnante di sostegno e tutto ciò di cui ha bisogno «rispettandone i ritmi di apprendimento», spiega il direttore scolastico regionale Luisa Franzese.



Il vertice per risolvere il caso in tempi rapidi, come richiesto anche dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, l'ha convocato in fretta e furia. C'era uno dei due tutori della minore, il direttore scolastico provinciale di Caserta, il preside della Don Bosco, Michele di Martino.



C'era in verità anche un altro dirigente, rimasto però fuori dalla porta, perché il suo intervento non è stato alla fine più necessario. Era il preside di una scuola poco lontana dalla casa famiglia, a Lusciano, dove tutto era già stato preparato per garantire il diritto allo studio alla piccola Francesca, affetta da Aids. «Martedì sarà in classe», ha annunciato il ministro Giannini a margine di un convegno di Finmeccanica. «Mi sembra molto positivo come epilogo e anche molto tempestivo» ha commentato il ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini a margine di un convegno tenuto a Expo.



«Naturalmente - ha proseguito - stiamo ancora verificando quale era stato il motivo dell'esclusione: è molto probabile che sia per un motivo effettivamente tecnico, ovvero che l'iscrizione sia arrivata un attimo in ritardo e che quindi il numero dei ragazzi, che segue sempre parametri precisi, avesse indotto il dirigente scolastico a questa posizione. Se ci sono altri aspetti altrettanto rigorosamente li esamineremo».
Ultimo aggiornamento: 15:22

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