Bagnasco a Sant'Egidio: «Jobs act fonte di speranza, i Marò? Poca disponibilità dell'India»

Giovedì 25 Dicembre 2014
Bagnasco a Sant'Egidio: «Jobs act fonte di speranza, i Marò? Poca disponibilità dell'India»
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Ha parlato di corruzione, dei Marò e del Jobs act il cardinale Angelo Bagnasco nel corso del pranzo di Natale della comunità di Sant'Egidio. «Non dobbiamo lasciarci deprimere - ha spiegato - Il rischio che vedo è che le persone oneste, che sono la stragrande maggioranza, si sentano umiliate e offese da questi cattivi esempi e non deve essere così». L'augurio agli italiani è quindi «quello di non deprimersi, di non demoralizzarsi di fronte a tanti cattivi esempi di malcostume e di corruzione che vorrebbero deprimere l'anima del nostro popolo. Non dobbiamo permettere questo. Ho visto che la nostra gente e il nostro popolo sono fatti di persone oneste, laboriose, geniali, dedite alla propria famiglia e al proprio lavoro. Questa è la vera realtà». Al pranzo di Natale organizzato nella chiesa dell'Annunziata hanno preso parte circa 350 persone, 3.500 ai 17 pranzi di Natale che la Comunità ha realizzato nelle diverse chiese genovesi.



«Spero che la mia presenza qui - ha spiegato Bagnasco - sia un dono per loro come lo è per me e ne sono grato. E spero poi che la vicinanza di tanta gente buona, volontari di sant'Egidio e delle altre comunità, la Chiesa in generale, alla sofferenza e alla povertà non sia sentita solo oggi ma sia continuativa, giorno dopo giorno».



Per quanto riguarda il Jobs Act, da Bagnasco è arrivato un attestato di fiducia ai decreti attuativi approvati dal Consiglio dei Ministri. «Le cose nuove sono sempre sorgente di speranza, di fiducia, di futuro. Non conosco i tecnicismi della legge ma tutti speriamo che rappresenti uno sblocco del lavoro, dell'occupazione all'interno di una crescita e di uno sviluppo del paese», ha sottolineato. «È la cosa che tutti ci auguriamo da tanti anni con i diversi governi che si sono succeduti - ha sottolineato -. Speriamo che sia il momento buono, un grande dono di Natale».



Un pensiero è stato rivolto dal presidente della Cei anche ai due marò in India: «è un fatto che non comprendo. Le situazioni sono complicate e complesse ma tre anni sono molti. Si presume che non ci sia molta disponibilità da parte di chi dovrebbe dimostrarla. E non parlo del nostro governo».
Ultimo aggiornamento: 18:09

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