Il calcio, la ginnastica, la prima volta in discoteca: volti e storie delle vittime di Corinaldo

Domenica 9 Dicembre 2018
Il calcio, la ginnastica, la prima volta in discoteca: volti e storie delle vittime di Corinaldo

Eleonora Girolimini aveva accompagnato al concerto la figliadi 12 anni. È finita in u nmodo tremendo: è morta travolta dalla folla mentre tentava di mettere in salvo la piccola. Mattia aveva raggiunto il locale in autobus da Frontone, ci era andatoda solo, nonostante i 15 anni, per non perdere la serata. Che doveva essere una festa per tutti gli studenti di Senigallia che lì si erano dati appuntamento. Come Daniele, l’aspirante calciatore, e Asia, la promessa della ginnastica ritmica. Ed Emma, con Asia la più giovane delle vittime, con i suoi 14 anni. Benedetta invece era partita a Fano enelle stories di Instagram stava raccontando la serata ai suoi follower. L’ultimo gesto gioioso pochi minuti prima della tragedia.

Daniele, 16 anni
Con la maglia del Senigallia sognava di diventare un campione del calcio 



Aveva il piede sinistro vellutato e potente di Dybala, e l'educazione di bravo ragazzo. Era due volte golden boy, sul campo e nella vita, Daniele Pongetti. I sogni di ragazzino spezzati a 16 anni da una morte assurda. «L'ho allenato per un anno, veniva dal Senigallia calcio - ricorda mister Luca Domenichetti - era stato selezionato per la preparazione con l'Ancona, per il campionato dei giovanissimi nazionali». Era forte Daniele. «Faceva l'attaccante». Un campione in erba, anche fuori dal rettangolo verde.
(di Emanuele Coppari)

Asia, 14 anni
Promessa della ginnastica, la serata alla Lanterna dopo l’esclusione da una gara



Amava la danza, la musica, gli amici e la vita. Asia Nasoni di 14 anni se ne è andata dopo essersi guardata, un’ultima volta, allo specchio del bagno del locale. Era tesserata per la Ginnastica Alma Juventus Fano e nel weekend avrebbe potuto essere in gara al Torneo delle Regioni. Ma non era riuscita a qualificarsi. Era iscritta al liceo linguistico “Medi”di Senigallia.Lascia il papà Luca, rappresentante a Ponte Sasso, la mamma Daniela, dipendente di uno studiodentistico, e due fratellinidi 8 e 10 anni.
(di Jacopo Zuccari e Gianluca Murgia)

Eleonora, 39 anni
La rabbia del marito: «Locale pieno di ubriachi, non era un concerto»



Ha protetto la figlia fino all’ultimo respiro. Quando si è resa conto di quello che stava accadendo la senigalliese Eleonora Girolimini, 39 anni, ha stretto a sé la figlia di 12 anni e le ha coperto il capo con le mani. Non l’ha lasciata un secondo e sotto lo sguardo di papà Paolo - che le seguiva un passo dietro - ha cercato rifugio all’esterno del locale.Ma è stata travolta. Il marito è riuscito a mettersi in salvo con la figlia e ora accusa: «Non era un concerto, erano tutti ubriachi». Una famiglia distrutta. Eleonora era mamma di quattro figli: oltre a G. di 12 anni, ci sono le gemelline D. e A. di 7 anni e A., un maschietto di appena 2 («prende ancora il latte», racconta il marito, stravolto da rabbia e dolore). A Senigallia era molto conosciuta: era la figlia del ristoratore Giorgio Girolimini, storico proprietario del ristorante“Bano” sul lungomare Leonardo Da Vinci.
(di Maria Teresa Bianciardi)

Mattia, 15 anni
Aveva preso la navetta da solo pur di non perdersi lo spettacolo del suo idolo


Mattia Orlandi, 15enne di Frontone, poche ore prima della tragedia aveva postato la sua “storia” sui social, l’ultima: in gruppocon gli amici verso laLanterna Azzurra. Aveva preso la navetta da solo, pur di non perdere il concerto. «È finita la vita a me e a mia moglie», lo sfogo all’obitorio di papà Giuseppe. Quel ragazzino solare era il loro unico figlio. “Follow your dreams” era la frase che più gli piaceva. E i sogni dei suoi 15 anni lo vedevano inseguire un pallone. Gli amici raccontano di un ragazzo intelligente, appassionato di computer eche amava ilcalcio, lamusica e il rapper Sfera Ebbasta. Aveva anche un idolo: il calciatore Fabio Quaglierella. Proprio a Quagliarella gli amici di Mattia hanno avanzato una richiesta: una sua maglia firmata con dedica a quel 15enne che ora non potrà più tifare dalle tribune.
(di Véronique Angeletti e Simonetta Marfoglia)

Benedetta, 15 anni
Un post su Instagram pochi minuti prima che si scatenasse la tragedia

Benedetta balla nella pista della discoteca: c’è tutta l’energia dell’adolescenza in quelle immagini di un video girato con lo smartphone. Poco dopo la sua breve storia sulla terra si sarebbe conclusa nel terrore. Non si aggirerà più nel bar del papà in viale Cairoli. Benedetta Vitali è morta a Corinaldo. Era lì con la sua amica Giulia che è ricoverata in coma farmacologico. È una sua coetanea: stessa passione per Sfera Ebbasta, entrambe giocatrici di pallavolo. Stessa la scuola, il liceo Nolfi.
(di Osvaldo Scatassi e Silvia Sinibaldi)

Emma, 14 anni
La prima volta in discoteca i genitori l’hanno riconosciuta dall’orologio e dalla gonna 


Per Emma Fabini, 14anni, era la prima volta in discoteca. L’ha accompagnata la madre della sua migliore amica. Frequentava il liceo classico Perticari. È stata l’ultima delle vittime a essere riconosciuta. Non aveva con sé i documenti, forse aveva perso la borsa tentando di salvarsi. Il padre Fazio Fabini, titolare di una parafarmacia e la madre Angela l’hanno cercata, inutilmente, al pronto soccorso. Sul piazzale della discoteca,coperta da un lenzuolo, c’era una giovane ancora sconosciuta: decisivi per darle un nome un orologio color oro e una minigonna jeans.
(di Sabrina Marinelli)

Ultimo aggiornamento: 19:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA