La linea è sinuosa, gli pneumatici sono larghi. L’assetto è ribassato. Il muso è aggressivo. Due posti secchi, da supersportiva. Sul cofano il cavallino rampante. Sembrano tre bellissime Ferrari.
Ferrari, olio d'oliva e viagra: tutti i falsi nelle nostre case
I SEQUESTRI
L’Adm è una diga che blocca l’ingresso nel Paese di prodotti cancerogeni, dannosi per la salute. La contraffazione, da queste parti, è un sinonimo di pericoloso. Il settore alimentare è quello maggiormente colpito. Basti pensare all’olio extra vergine d’oliva: sono stati spesso bloccati container con olio di semi trattato con la clorofilla. Sul fronte farmaceutico è stata sequestrata una partita di finto “viagra”, il caratteristico colore blu era dato dalla vernice impiegata per delimitare le strisce dei parcheggi. Oppure i carburanti, la benzina allungata con degli additivi distruttiva anche per i motori più resistenti come quelli dei trattori o dei pescherecci. Ci sono anche le bottiglie di champagne con dentro altre tipologie di vino frizzante.
I DATI
I dati dell’Agenzia delle dogane fotografano una realtà complessa. Nel 2020 sono stati quasi 13 milioni le merci contraffatte sequestrate ai confini per un valore che supera i sette milioni di euro. Tra queste anche una partita di carne di iena o di castoro fermata all’aeroporto di Fiumicino ad agosto del 2020 e, per tornare ai motori, 71 “bellissime” Piaggio Vespa elettriche. Questa volta, tutta la merce, è stata intercettata a Livorno il 28 settembre scorso. Erano delle riproduzioni delle originali. Prezzo di vendita 3.000 euro a scooter, sulla parte frontale della moto uno stemma con il tricolore. Insomma niente made in Italy ma in China.
L’ASIA
Ed è proprio dal Dragone che provengono la maggior parte delle merci illegali, come emerge da un report di Adm. «I prodotti contraffatti rappresentano il 6,8% delle importazioni dell’Unione europea per un valore di 121 miliardi di euro all’anno e il materiale proviene in gran parte da Pechino e Hong Kong». «Ad aumentare durante la pandemia - secondo il rapporto - sono stati anche i medicinali contraffatti». Infine il dato sulle persone truffate: «Quasi un europeo su 10 ha affermato di avere acquistato merci contraffate a causa di indicazioni fuorvianti». Nel corso del 2019 le dogane hanno sequestrato 56,8 milioni di chili di carni (4.297 pezzi); 305,6 milioni di pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici (51.396 pezzi), 19,9 milioni di prodotti derivati dal latte (3.280 pezzi). Gli alimenti trovati nei bagagli dei passeggeri vengono sequestrati, gettati in sacchi di plastica rigida, sigillati, e poi portati in celle frigo che si trovano a bordo pista in attesa dello smaltimento/distruzione.
LE MERCI
La lista della merce che un italiano può portarsi a casa è lunghissima. Così come il rischio che corre. Il prezzo competitivo e le informazioni ingannevoli sono l’esca utilizzata dai professionisti del fake. Le creme abbronzanti e sbiancanti ne sono un esempio. L’Adm ne ha bloccato una partita che conteneva come principio attivo l’idrochinone. Si tratta di una sostanza cancerogena, responsabile della formazione di alcuni tumori e dermatosi cutanei molto gravi, tanto che in Italia dal 2000 ne è vietato l’uso nei cosmetici per la pelle e dal 2005 anche nelle tinture per capelli, in ogni percentuale di concentrazione. Anche il miele è oggetto di truffa, anche se non si tratta di contraffazioni. A Savona, nel giugno del 2020, è stata bloccata una partita perché conservata male, con valori di idrossimetilfurfurale superiore al consentito. C’è poi il capitolo dell’uva, del vino, dei pomodori e della melagrana spacciati per italiani. Etichettati con il tricolore, con indicazioni come Dop, tutto riportato con dovizia di particolari per sottolinearne l’origine. E invece erano prodotti che provenivano dalla Tunisia, dall’Egitto. Qui i sequestri effettuati tra giugno e dicembre 2020 non si contano nell’ordine dei chili ma delle tonnellate.