Gestione del Codivilla: l'Azienda Zero dice sì al colosso della sanità

Venerdì 22 Febbraio 2019 di Lauredana Marsiglia
Gestione del Codivilla: l'Azienda Zero dice sì al colosso della sanità
CORTINA -  Si è chiusa la lunga partita per la gestione interamente privata del Codivilla Putti. 
L'Azienda Zero ha promosso l'offerta della società Maria Cecilia Hospital spa di Cotignola (Ravenna), assegnando l'appalto per un valore ventennale di 207 milioni 547mila euro e per un canone d'affitto annuo di 1 milione 600mila euro divisi a metà tra Usl 1, proprietaria del Codivilla, e Inail proprietaria del Putti. Tanto, poco? Sicuramente i conti sono stati fatti per bene. La Maria Cecilia Hospital fa parte del gruppo Gvm Care & Resarch che gestisce una rete integrata di servizi polispecialistici costituita da 27 ospedali, 6 poliambulatori, 2 Rsa e 1 Ra in Italia e 12 Centri clinici anche all'estero, tra Francia, Polonia, Albania e Russia. 

 
OTTANTA POSTI LETTO
Per valore ventennale si intende la somma che la Regione Veneto spenderebbe per garantire l'assistenza sugli 80 posti letto e sul punto di primo intervento.
Viene confermata la vocazione ad indirizzo extraregionale con particolare riferimento all'attività di ortopedia e traumatologia, garantendo inoltre la copertura delle attività ambulatoriali e di urgenza per la popolazione di riferimento. 
Sono previsti 20 posti letto di medicina generale e 40 di traumatologia, oltre a 20 di recupero e rieducazione funzionale.
LE SPECIALITÀ
«Il Codivilla Putti - spiega una nota dell'Azienda Zero - diventerà quindi un punto di riferimento per la sanità ampezzana, ma non solo. Sarà una struttura a vocazione prevalentemente ortopedico-riabilitativa, dotata anche di posti letto extraregione, ivi compresa la gestione della patologia traumatologica di media e bassa complessità, di osteomielite e sindrome chimica multipla che contribuirà a valorizzare e implementare l'offerta assistenziale in una zona disagiata come quella montana».
Sono queste le prime informazione ufficiali che escono all'indomani dell'aggiudicazione della gara da parte dell'unica società concorrente. La Maria Cecilia Hospital aveva partecipato anche alla prima gara, presentando tuttavia un'offerta di canone di locazione inferiore alla cifra prevista dal bando. Alla commissione giudicatrice dell'Azienda Zero non rimase che bocciare l'offerta e procedere con un secondo bando, rimodulandolo evidente sulla base di un confronto sempre con la stessa società. Da qui l'allungamento della concessione a vent'anni, superando i 9 anni più 5 rinnovabili previsti inizialmente, e rivendo le cifre dell'operazione.
INVESTIMENTIIn ballo non c'è solo la nuova gestione, ma anche le opere infrastrutturali: da spendere ci sono 20 milioni messi dalla Regione Veneto e 15 dall'Inail, proprietario del Putti. Nelle ore precedentemente all'assegnazione della gara, è arrivata anche la notizia di un rilancio della società pronta a mettere di tasca propria altri 20 milioni di euro.
«Siamo in attesa di vedere le schede - commenta il consigliere regionale leghista, Franco Gidoni, membro della V Commissione sanità -, solo dopo riusciremo a fare una valutazione completa».
La Maria Cecilia Hospital, infatti, è solo la società in prima fila in questa operazione. Poi ci sono anche le cordate che si occuperanno della ristrutturazione.
Lauredana Marsiglia
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci