Bankitalia, M5s e Lega: riportiamola in mani pubbliche

Mercoledì 20 Febbraio 2019
Bankitalia, M5s e Lega: riportiamola in mani pubbliche
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Fratelli d'Italia e Movimento 5 stelle vogliono riportare la Banca d'Italia sotto la proprietà pubblica. È stato incardinato in commissione Finanze alla Camera la proposta di legge di Fdi (prima firmataria la leader del partito, Giorgia Meloni), per «l'attribuzione a soggetti pubblici della proprietà» della Banca d'Italia.

«Riportiamo l'Istituto in mani pubbliche», ha subito commentato la relatrice al provvedimento, Francesca Ruggiero dei 5 stelle, sottolineando il valore, in termini di democrazia, del rappresentare in Commissione un testo presentato dall'opposizione. Il Governo rimanda alle prossime sedute la definizione più puntuale di un parere sui contenuti del provvedimento (ancora non è stato definito il termine per la presentazione dei relativi emendamenti). Il sottosegretario all'Economia, Alessio Villarosa (M5s), interpellato a margine dei lavori della Commissione, precisa che l'esecutivo si esprimerà sulla base di un'intesa tra i due alleati, ma ricorda, nello stesso tempo, di aver depositato una norma con analoghe finalità nella scorsa legislatura.

«Oggi in Commissione Finanze alla Camera è stato incardinato il disegno di legge di Fratelli d’Italia, a mia prima firma, sulla nazionalizzazione della Banca d’Italia - ha detto Meloni -. Sono contenta che il M5S ne abbia compreso l’importanza e mi auguro che lo stesso appoggio arrivi anche dalla Lega. In primis da Claudio Borghi, che dovrebbe sapere bene che qualunque vero disegno di rafforzamento dell’Italia non può che passare anche attraverso la proprietà pubblica di Banca d’Italia, così come dal ritorno alla Banca d’Italia delle riserve auree. Confido quindi che, su questo, chi un tempo parlava di autonomia monetaria adesso non storca il naso».

Ruggiero preannuncia un ciclo di audizioni («sentiremo tutte le parti interessate») non escludendo, quindi, miglioramenti al testo, che dovrebbe arrivare all'esame dell'Assemblea di Montecitorio in prima lettura entro il mese di marzo. La proposta di legge punta in particolare a smontare l'attuale assetto proprietario di Via Nazionale, abrogando le norme del decreto legge 313 del 2013, trasferendo al ministero dell'Economia le quote di capitale della Banca d'Italia detenute da soggetti privati (l'istituto è controllato da banche e assicurazioni). Quote che comunque il ministero sarà autorizzato a cedere, al valore nominale, esclusivamente a soggetti pubblici.

La norma, fanno rilevare i tecnici del servizio studi della Camera, «dispone il trasferimento delle quote ex lege, ad un valore nominale sensibilmente inferiore all'attuale e sembra plausibile ritenere che dalla riduzione forzosa del valore delle quote discenda l'obbligo di indennizzare gli attuali partecipanti secondo i principi generali dell'ordinamento, in quanto tali soggetti privati sono titolari di posizioni giuridiche tutelate ex lege». Gli esperti di Montecitorio fanno inoltre presente che, «successivamente alla riforma del 2013, sono state negoziate quote di partecipazione in misura pari al 33% circa del capitale della Banca, nella generalità dei casi al valore fissato ex lege di 25mila euro, per un controvalore complessivo delle operazioni pari a circa 2,5 miliardi». 

«Finalmente inizia l’iter parlamentare del disegno di legge di Fratelli d’Italia sulla nazionalizzazione della Banca d’Italia. Una proposta che come partito portiamo avanti da molti anni e sulla quale auspichiamo adesso la più ampia convergenza in Commissione e in Parlamento. Un’Italia forte e sovrana non può prescindere dal riportare Bankitalia a una proprietà completamente pubblica, così come è altrettanto fondamentale il ritorno a Bankitalia delle riserve auree della nostra Nazione. Il Movimento 5 Stelle sta già dimostrando di avvicinarsi al testo con spirito collaborativo, ci aspettiamo lo stesso atteggiamento anche, ma dovremmo dire soprattutto, dagli amici della Lega», dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

 
Ultimo aggiornamento: 18:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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