I sotterranei sconosciuti di Padova: rifugi antiaereo e antigas sotto la città /Come visitarli

Sabato 16 Febbraio 2019 di Federica Cappellato
I sotterranei sconosciuti di Padova: rifugi antiaereo e antigas sotto la città /Come visitarli
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Un rifugio antiaereo e un rifugio antigas realizzati nel periodo bellico e rimasti per anni nascosti nei sotterranei sono stati riportati alla luce con tutto il loro pesante carico di storia. E poi filmati storici dell'Istituto Luce sui bombardamenti di Padova, testimonianze e progetti d'archivio, video interviste a esperti, cimeli della seconda guerra mondiale tra i quali una bomba d'aereo americana da mille libbre esposta al pubblico tra le prime volte in Italia grazie al 5. Reparto infrastrutture dell'Esercito italiano di Padova. È il nuovo Museo urbano, seconda vita di Palazzo Santo Stefano, la sede istituzionale della Provincia di Padova in piazza Antenore 3 che si presenta con un abito rinnovato ovvero come luogo della memoria tra Ottocento e Novecento fino agli agri anni dei conflitti.
 
TESORI POCO NOTI
Il Museo racchiude uno scrigno di tesori storici e artistici ancora poco conosciuti, e si rivolge in particolare ai giovani. Che, visitandolo, potranno toccare con mano cosa sono stati a Padova gli anni atroci, entrare nei cunicoli, vedere la bicicletta con cui si alimentava l'energia elettrica, e molto altro ancora. Il progetto architettonico e di allestimento museale è firmato dall'architetto Roberto Pescarollo e da un team di specialisti che hanno svolto i lavori di restauro (per 300mila euro) con particolare attenzione all'eliminazione dell'umidità e al rifacimento degli impianti elettrici. «È un nuovo inizio per questo palazzo: lo restituiamo alla città in tutta la sua bellezza e con un percorso inedito dove la memoria - ha osservato ieri il presidente della Provincia, Fabio Bui, tagliando il nastro - riemerge grazie al potere evocativo dei luoghi. Sarebbe stato davvero un peccato lasciare che la polvere e il normale degrado del tempo seppellissero per sempre la testimonianza diretta di come era la vita dei cittadini padovani durante la guerra. Per questo, già nel 2015, abbiamo creduto nell'importanza di recuperare i rifugi e dare la possibilità ai visitatori di conoscere tutte le particolarità artistiche e architettoniche dell'edificio».

IL PERCORSO
Il tour inizia così dallo scalone d'onore (opera degli Anni Trenta firmata dall'architetto Angelo Pisani) che conduce a una saletta informativa ospitata al primo piano dove è possibile visionare filmati storici, testimonianze, documenti d'archivio e reperti di guerra. Da qui si accede alle sale ottocentesche (Rappresentanza, Consiliare, Giunta). La seconda parte della visita comprende, invece, la visita al rifugio antigas interrato (1934) e a un piccolo tratto del rifugio tubolare (1943) che corre sotto Piazza Antenore. L'itinerario prosegue in Riviera Tito Livio e in particolare all'ingresso dell'omonimo Liceo dove un nuovo accesso in pietra evidenzia il rifugio antiaereo Unpa (Unione nazionale protezione antiaerea) costruito in cemento armato nel 1944 e utilizzato come bunker del comando tedesco. Il percorso si conclude nel chiostro medievale dell'attiguo, originario monastero benedettino di Santo Stefano, dove sono stati recentemente localizzati, negli spazi interrati, quattro rifugi antiaereo ad uso di studenti e docenti.
Per le caratteristiche di unicità del luogo, agli spazi museali si accede solo su prenotazione, con visite guidate il sabato e la domenica nei seguenti orari: dalle 9.30 alle 13.15 e dalle 14 alle 18.15. A partire da oggi e fino al 30 giugno l'ingresso è gratuito. La durata della visita è di circa un'ora e 30 minuti e l'accesso ai bunker è riservato a gruppi di massimo dieci persone. Per prenotare online o avere maggiori informazioni, consultare il sito www.micromegamondo.com oppure telefonare ai numeri: 049/8910189 e 049/8201111.
Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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