Tav, Ue in pressing sull'Italia: Roma chiarisca. Toninelli: meglio manutenzione diffusa

Venerdì 15 Febbraio 2019
Tav, Ue in pressing sull'Italia: Roma chiarisca. Toninelli: meglio manutenzione diffusa
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«Non abbiamo commenti sul contenuto dell'analisi costi benefici, ma la Commissione è stata chiara con le autorità italiane che sono necessari ulteriori chiarimenti nei prossimi giorni su come l'Italia intenda rispettare l'accordo di finanziamento» sulla Tav. È l'avvertimento lanciato dal portavoce della commissaria ai Trasporti Violeta Bulc dopo l'incontro tecnico di ieri a Bruxelles sull'analisi costi-benefici fatta dalla commissione noinata dal governo italiano.

Per la Commissione Ue la Tav «resta un progetto importante per l'Italia, la Francia e l'Ue» in quanto si tratta di un «progetto transeuropeo necessario per unire le regioni e rafforzare la coesione, è un progetto di solidarietà e unione» e che «aumenta i mezzi di trasporto sostenibili». 

L'Italia deve parlare innanzitutto con la Francia se ha cambiato idea sulla Tav. È stato poi l'invito di Bruxelles. «La Commissione si aspetta che il progetto» della Tav «sia portato a termine secondo l'accordo» di finanziamento, ha messo in chiaro il portavoce della commissaria Ue ma «se una delle parti ha una posizione ufficiale diversa dovrebbe prima di tutto parlarne con l'altra parte» coinvolta, ossia la Francia.

Sulla Tav «c'è un dibattito all'interno del governo che si potrà finalmente aprire perché sappiamo finalmente che cos'è. Oggi una commissione indipendente ha fatto un'analisi costi benefici che ci dice che costa tra i 7 e gli 8 miliardi in più rispetto ai benefici che produce, e da lì partiamo. Sto facendo molti sopralluoghi in giro per l'Italia e vedo tanti ponti, viadotti, gallerie e strade ammalorate che isolano comunità. In tutta sincerità dico che quegli 8,1 miliardi di soldi italiani, e nessuno mi può contestare questa cifra, io li spenderei meglio in migliaia di piccole e capillari opere di manutenzione diffuse su tutto il territorio nazionale», ha detto il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Danilo Toninelli.

Per Toninelli, «è meglio usare questi 8 miliardi per fare un buco in una montagna di cui vedremo probabilmente la fine tra 20 anni e i benefici tra 50, o metterli immediatamente per opere» di manutenzione?. «Il governo può decidere di fare dei cambi nelle voci di bilancio - ha osservato ancora il ministro -. Sono soldi già stanziati dai contribuenti italiani che possono essere destinati ad altro. Questo Governo appena arrivato ha visto una tragedia come quella di Genova, che vede le procure chiudere i ponti, e Province che non hanno un centesimo in cassa per la manutenzione delle strade, io penso che si debba pensare due volte a come utilizzare questi soldi».

Il ministro dei Trasporti francese, Elisabeth Borne, intanto ha invitato il governo italiano a prendere «ora» una decisione sulla Torino-Lione. «La Francia rispetta la scelta dei nostri partner italiani di prendersi del tempo - ha affermato su Le Figaro - ma oggi diciamo chiaramente che c'è bisogno che questa decisione arrivi. In ballo ci sono importanti finanziamenti europei che non possiamo perdere».

«Bloccare un'opera come Tav è una follia. Costa di più fermarla che completarla». Lo ha detto il candidato alla segreteria del Pd Maurizio Martina, questa mattina in visita ai cantieri Tav in Val di Susa. «Qui c'è un investimento strategico per il Paese per spostare dalla strada alla rotaia migliaia di carichi - ha aggiunto Martina -. Salvini non può più prendere in giro gli italiani: il suo governo dica sì o no. Altro che buttare la palla in corner con la scusa del referendum. Un governo che non riesce a decidere di proseguire l'opera deve andare a casa e basta».

 

Ultimo aggiornamento: 17:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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