​Pensioni d'oro, la strada è in salita per il ricalcolo di tutti i vitalizi in Friuli Venezia Giulia

Martedì 12 Febbraio 2019 di Elisabetta Batic
Pensioni d'oro, la strada è in salita per il ricalcolo di tutti i vitalizi in Friuli Venezia Giulia
TRIESTE Percorso in salita quello che entro il 30 aprile prossimo dovrebbe portare alla rideterminazione delle cosiddette pensioni d'oro in godimento ricalcolandole su base contributiva.
L'ITERGli uffici preposti dovranno occuparsi infatti di simulare, sulla base di una metodologia comune, l'applicazione del metodo di calcolo adottato da Camera e Senato di modo da conoscere l'entità percentuale delle variazioni in aumento o in diminuzione dei vitalizi in godimento. Dunque sarà possibile calibrare le clausole di salvaguardia verso il basso dal momento che verso l'alto si stabilirà semplicemente che la rideterminazione non può far aumentare il vitalizio stante la finalità del contenimento della spesa e verrà stabilita una soglia minima fissa invalicabile.
 
IL VERTICEDi questo si è parlato nel corso della prima riunione interlocutoria, ieri a Trieste del tavolo tecnico politico sul tema sotto la presidenza di Piero Mauro Zanin (Fi). A comporlo, l'assessore Pierpaolo Roberti e i consiglieri Alessandro Basso (FdI), Mauro Capozzella (M5s), Tiziano Centis (Cittadini), Furio Honsell (Open), Franco Iacop (Pd), Edy Morandini (Progetto Fvg), Massimo Moretuzzo (Patto), Giuseppe Nicoli (Fi) e Stefano Turchet (Lega). È stato il segretario generale Franco Zubin a relazionare sull'armonizzazione imposta dalla legge di Bilancio 2019 nazionale in merito alla rideterminazione dei vitalizi in godimento.
IL PROSSIMO PASSOIl prossimo step nazionale sarà la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e Province autonome il 21 febbraio prossimo a Napoli e poi entro marzo la Conferenza Stato-Regioni per trovare un'intesa con il Governo. L'obiettivo, a livello regionale, è di giungere ad una riforma organica dei vitalizi che reintroduca il sistema abrogato la scorsa legislatura: «L'idea ribadisce Zanin è di passare al calcolo contributivo esattamente come accade nel privato dove ci sono versamenti in parte del lavoratore e in parte del datore di lavoro». 
LE POSIZIONIDi «approccio laico» parla Basso (FdI) approvando il metodo utilizzato nell'affrontare il tema piuttosto complesso «e la possibilità di giungere ad una soluzione che tenga conto prima di quanto avviene a livello nazionale e che vada verso il sistema contributivo ossia ciò che avviene in tutti i contesti lavorativi». Per Moretuzzo (Patto) invece «ci sono ancora molti elementi da chiarire, in particolare sul pregresso per il quale si deve attendere l'esito del confronto che avverrà a livello statale, in linea di principio il passaggio al contributivo è condivisibile». Contrario Centis (Cittadini): «L'attuale sistema di indennità più rimborso spese è sufficiente a garantire anche la stipulazione da parte dei consiglieri di una pensione integrativa privata: la proposta in discussione oggi (ieri, ndr) comporterebbe un aggravio di costi a carico della Regione andando ad inficiare il dimezzamento dei costi a carico della collettività ottenuti con le riforme della passata legislatura».
I GRILLINICapozzella (M5s) ricorda invece come il Movimento sia stata l'unica forza politica ad aver presentato una proposta di legge sul tema per arrivare ad un trattamento previdenziale «oggi mancante, equiparato a quello di qualsiasi dipendente pubblico attraverso il sistema contributivo. L'obiettivo è introdurre una disciplina sui vitalizi senza alcun tipo di privilegio». Il tavolo ha accolto le istanze contenute nella proposta grillina.
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