Filippo, 26 anni, invalido: «Grazie ai cavalli ho superato tutti i miei limiti»

Martedì 12 Febbraio 2019 di Michelangelo Cecchetto
Filippo, 26 anni, invalido: «Grazie ai cavalli ho superato tutti i miei limiti»
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GALLIERA - «Fin da giovanissimo ho capito che dovevo adattarmi alla mia situazione, ma con il passare del tempo ho addomesticato le difficoltà, portandole dalla mia parte. Non mi sono mai scoraggiato, anzi la mia è una vita vissuta pienamente». Le parole sono di Filippo Lago, 26 anni, di Galliera. Dalla nascita è affetto da spina bifida, patologia che gli riduce la mobilità: ha un'invalidità del 75%.
Diplomato in Agraria, ha un lavoro part-time come commesso in un centro acquisti della zona, ma una consistente parte del tempo è dedicata ad affiancare il papà Giovanni, agente immobiliare in pensione, e lo zio Roberto, nell'allevamento di cavalli da trotto, in uno spazio di ottomila metri quadrati, a fianco dell'abitazione. Ci sono quattro fattrici, due sono figlie del campionissimo Varenne, e a breve nasceranno due puledri.
«Questo impegno ha rafforzato la fiducia in me stesso e il rapporto con mio padre - spiega Filippo - Mamma Cinzia e mia sorella Maria Beatrice si dedicano ai quattro cani. Quella del trotto è una passione nata con il nonno paterno. Ho iniziato a dieci anni a frequentare gli ippodromi. Nel 1986 l'apertura dell'allevamento dal quale sono nati sessanta cavalli. Per un periodo avevamo anche una scuderia, la Effemmebi, e partecipavamo a gare. L'allevamento richiede molta dedizione e lavoro, c'è sempre tantissimo da fare, ogni giorno, per tutto l'anno».
Un'altra passione di Filippo è la scrittura.
«Da un anno collaboro con alcune testate di settore e faccio anche pronostici delle gare. Grazie a questo ho potuto intervistare il maestro Andrea Bocelli, l'attore Patrizio Rispo, il calciatore Thomas Manfredini e il presidente della Regione Luca Zaia, tutti appassionati di cavalli. Nei giorni scorsi ho scritto una lettera ai ministri Bussetti, Fontana e Grillo, poi inoltrata a Zaia ed al sottosegretario Coletto, per sensibilizzarli sul tema della disabilità».
Filippo, che si interessa anche di politica, dimostra giorno dopo giorno che si può vivere un proprio limite con la massima normalità, durante il periodo della scuola dell'obbligo, delle superiori, e nella vita sociale.
«Non ho mai patito alcuna discriminazione. Un mio desiderio nel cassetto? Quello di poter incontrare Bebe Vio, perchè anche lei, con il suo impegno ed i successi, ha dato e sta dando un messaggio importante».
M.C.
Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 16:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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