Auto usata in vendita a prezzo stracciato, ma la super occasione nascondeva un inganno

Domenica 10 Febbraio 2019 di Alberto Beltrame
Auto usata in vendita a prezzo stracciato, ma la super occasione nascondeva un inganno
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TREVISO - Sembravano a tutti gli effetti degli affari da non perdere. Buone condizioni e, soprattutto, pochi chilometri. Il problema lo avrebbero scoperto solo in seguito, all'insorgere dei primi problemi al motore. Il motivo? Molto semplice: il venditore non aveva fatto altro che alterare il conta chilometri e quelle vetture erano ben più rodate di quanto dichiarato, praticamente quasi a fine corsa. Tre i clienti raggirati rivoltisi ai carabinieri di Castelfranco che, nel giro di poche settimane, hanno rintracciato e denunciato per frode in commercio un 31enne di origini nomadi residente a Treviso, per la precisione a Santa Bona. Il circuito di cui si serviva il 31enne era quello degli annunci on line. Pubblicava sui siti le immagini delle macchine in vendita, aspettando che gli acquirenti lo chiamassero, ingolositi da prezzi più che vantaggiosi. In totale, calcolano i carabinieri, il venditore avrebbe abbassato il chilometraggio delle  vetture riuscendo così ad alzare il valore delle stesse di circa 6mila euro. Una vera e propria frode ovviamente. I clienti, uno di Treviso, uno della Castellana (il primo a rivolgersi ai militari dell'Arma), uno di Adria, nel Rodigino, erano inizialmente più che soddisfatti dell'acquisto. I problemi sono sorti in seguito, quando le auto che avevano comprato hanno cominciato a dare problemi. Si sono rivolti ai loro meccanici di fiducia e hanno scoperto di esser stati ingannati. Non ci è voluto molto a quel punto perchè i carabinieri di Castelfranco risalissero a chi li aveva bidonati. Il 31enne, raccolte le denunce, hanno quindi proceduto con la denuncia.
IL PRECEDENTEQuello di taroccare il contachilometri delle auto in vendita è un fenomeno in piena espansione e i casi sono in continuo aumento. Solo pochi mesi fa, a novembre, gli stessi carabinieri di Vedelago avevano rintracciato due fratelli, anche in quel caso si trattava di nomadi, di 30 e 26 anni, che non si facevano problemi ad abbassare drasticamente il chilometraggio delle auto che poi rivendavano: in un caso ne avevano tolti dal tachimetro circa 130mila. Gli acquirenti arrivavano dal trevigiano ma anche da Varese, Parma e addirittura da Agrigento, convinti di fare un affarone. Hanno dovuto poco dopo fare i conti con la realtà: altro che affare, avevano comprato, nonostante si trattasse di auto di lusso, dei veri e propri catorci.
Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 09:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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