Accoltella il coinquilino e va al bar. ​Vittima lasciata in casa agonizzante

Giovedì 31 Gennaio 2019
Accoltella il coinquilino e va al bar. Vittima lasciata in casa agonizzante
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JESOLO - Accoltella alla gola il coinquilino e lo lascia agonizzante sul letto, poi va al bar finché non viene rintracciato e arrestato. L'episodio è avvenuto intorno alle ore 22.00 di ieri a Jesolo Lido (Venezia). La vittima, un cittadino romeno di 58 anni, ha fatto in tempo a chiamare un amico che lo ha trovato nella sua abitazione, con una profonda ferita al collo, e ha chiamato la centrale operativa 112 dei Carabinieri di San Donà di Piave.

I militari sono riusciti a raccogliere la testimonianza della vittima, che ha fatto il nome dell'aggressore, un sessantenne suo coinquilino. Gli investigatori lo hanno rintracciato poco dopo nei pressi del bar e lo hanno arrestato. Nel frattempo il ferito, portato d'urgenza all'ospedale di San Donà, è stato successivamente trasferito a Padova, dove si trova in prognosi riservata in pericolo di vita. L'aggressore non ha ammesso nulla ed è stato condotto stamani alla casa circondariale di Venezia.

L'appartamento è stato posto sotto sequestro per i rilievi tecnici, svolti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia. L'arma del delitto, un coltellino dalla lama di circa 10 centimetri, è stato trovato nell'appartamento insieme a numerose altre tracce che gli investigatori stanno analizzando. 

LA SITUAZIONE DI DISAGIO ERA NOTA E SEGUITA DAL COMUNE
Da tempo il Comune di Jesolo seguivano la situazione di disagio che ha portato un sessantenne, arrestato per tentato omicidio, a colpire con una coltellata al collo un suo coinquilino, un romeno di 58 anni. «L'episodio - ha detto l'assessore allo Politiche Sociali, Roberto Rugolotto - ci ha colpito ed in queste ore stiamo cercando di informarci sulle condizioni di salute della persona ferita. Questo crediamo sia importante. Lo sconcertante epilogo - prosegue - arriva al termine di una situazione complessa, che i nostri uffici delle Politiche sociali seguivano da tempo e rispetto alla quale si erano attivati attraverso le procedure previste dalla legge». Rugolotto spiega che «le due persone coinvolte in questa vicenda, entrambe residenti del nostro territorio, con problemi abitativi e per questo seguite dagli uffici, avevano trovato un alloggio tramite una cooperativa. La convivenza - osserva - si era resa difficile a causa delle insofferenze e dal temperamento dei due soggetti, ragioni che avevano spinto la cooperativa a procedere con lo sfratto di uno dei due, fino all'epilogo della scorsa sera.
Dalla comunicazione dell'episodio - conclude l'assessore - gli operatori sono stati in contatto con tutte le autorità per seguire il caso e l' impegno proseguirà fino all'accertamento definitivo dei fatti».
Ultimo aggiornamento: 15:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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