L'appello del Comune: «Adottate una statua in Prato della Valle»

Giovedì 17 Gennaio 2019 di Maria Grazia Bocci
L'appello del Comune: «Adottate una statua in Prato della Valle»
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PADOVA - Publio Clodio Trasea Peto, chi era costui? Padovano doc, attore e politico, strenuo oppositore di Nerone, fu condannato a morte dall'imperatore perchè disdegnò i ludi romani, preferendo partecipare a quelli patavini. Decise di farsi tagliare le vene da uno schiavo brindando a Giove Liberatore. «Una figura affascinante, che rappresenta l'autentica patavinitas», chiosa l'assessore alla cultura Andrea Colasio. Personaggio celebre all'epoca, semisconosciuto oggi, ha l'onore di essere tra le 78 statue che adornano Prato della Valle.
 
La sua è già stata restaurata di recente, insieme ad altre tre, che si aggiungono alle venticinque già completate. Adesso l'amministrazione comunale è pronta a mettere mano su altre venti, altrettanto fragili nella loro pietra calcarea dei Berici e facilmente sottoposte all'aggressione degli agenti atmosferici. I principali nemici sono i muschi e i licheni, che si formano con grande velocità, ma anche i restauri degli anni passati risultati talvolta più dannosi che risolutivi. Una buona metà dei lavori (600 mila euro totali, 60 mila della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo più fondi comunali) è arrivata dalla generosità di imprese e privati padovani: ben 350 mila euro donati grazie all'Art Bonus, che consente detrazioni del 65% in tre anni. Un mecenatismo che, dopo un decollo non immediato, sta dando i suoi frutti.
I LAVORI
L'intervento partirà in primavera, stagione ideale per questo tipo di restauro, e sarà completato entro l'estate. In Prato rimangono però altre ventotto statue da salvare. «Faccio un appello alla città, alle imprese, alle associazioni, ai privati - dice Colasio - perchè utilizzino lo strumento dell'Art Bonus per restituire la piazza ai padovani in tutta la sua bellezza. L'invito è: adottate una statua». La doppia ellissi di uomini illustri intorno all'Isola Memmia ha continuo bisogno di cure. Gli attuali lavori, che costeranno in totale un milione 116 mila euro, sono di manutenzione straordinaria, poi - almeno per qualche anno - ci si potrà mettere il cuore in pace. Ma sarà importante la manutenzione ordinaria, con pulizia della pietra e rifacimento delle pellicole protettive idrorepellenti, piano meno esoso comunque da finanziare. «Diciamo che è necessaria una conservazione programmata - spiega il responsabile dell'Edilizia Monumentale - Lavori Pubblici, Domenico Lo Bosco - Su ogni statua viene compiuta una campagna d'indagine chimico-fisica, prima d'intervenire. Ora prepareremo le schede delle prossime ventotto statue, sperando nel frattempo di raccogliere altri fondi». Colasio aggiunge una curiosità per stimolare alla donazione: «All'epoca Andrea Memmo decise che chi voleva una statua in Prato doveva pagare: un project financing dell'epoca. Oggi chiediamo uno sforzo per preservarle».
IL PIANO
Com'è proceduto finora il salvataggio delle statue? Con i primi due lotti ne sono state restaurate ventuno, quattro con il loro numero 3: oltre a Trasea Peto, Alberto Azzo II d'Este, Torquato Tasso e Pietro d'Abano. Altre cinque statue appartengono al lotto 4: Andrea Mantegna e quattro Papi (Paolo II, Eugenio IV, Alessandro VIII, Clemente XIII). Le rimanenti del lotto 3 e 4, in totale appunto venti, sono le prossime. Nel frattempo si metterà mano anche agli obelischi sui ponti. «L'obiettivo - afferma Colasio - è la completa riqualificazione di Prato della Valle, con il restauro delle statue e la ristrutturazione dell'ex Foro Boario».
Maria Grazia Bocci
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Ultimo aggiornamento: 19:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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