Tubercolosi e scabbia: casi in aumento, rilevati nelle persone immigrate

Martedì 15 Gennaio 2019
Tubercolosi e scabbia: casi in aumento, rilevati nelle persone immigrate
5
MALATTIE
PORDENONE Se l'influenza è un male di stagione, tubercolosi e scabbia non conoscono limiti temporali. E nella Destra Tagliamento i contagi non mancano e, anzi, pare che siano in aumento rispetto al passato. Il nuovo anno si è aperto con due casi (non contagiosi) di tubercolosi che hanno interessato due persone straniere. Una si trova all'ospedale di Pordenone, la seconda, invece, è stata trasferita in quello di San Vito al Tagliamento.

A giorni saranno resi noti i dati 2018, nel 2017 intanto i contagi complessi erano stati 24, di cui 18 polmonari. «Nel nostro territorio la media complessiva - afferma l'infettivologo Massimo Crapis è stabile, ormai da una decina di anni a questa parte, a circa 8 casi per 100mila abitanti». Per trasmettere l'infezione bastano pochissimi bacilli anche se non necessariamente tutte le persone contagiate dai batteri della Tb si ammalano subito. Il sistema immunitario, infatti, può far fronte all'infezione e il batterio può rimanere quiescente per anni, pronto a sviluppare la malattia al primo abbassamento delle difese. I sintomi sono tosse, perdita di peso, dolore toracico, febbre e sudorazioni. Nel tempo, la tosse può essere accompagnata da presenza di sangue nell'espettorato. «Sfatiamo prima di tutto un mito: la tubercolosi assicura Crapis è sempre stata presente nella Destra Tagliamento ma, soprattutto negli ultimi anni, di questa malattia se n'è parlato sempre meno. Ciò significa che c'è ancora, non è stata debellata e colpisce anche persone giovani». A fine 2018 le persone che avevano contratto la tubercolosi erano prevalentemente anziane, mentre i giovani erano quasi tutti stranieri: provenivano dall'Est Europa, dal Bangladesh, dall'India, dal Pakistan e dai paesi dell'Africa sub sahariana. «Abbiamo registrato - ammette l'infettivologo - un lieve aumento dei casi che, per fortuna, si configurano all'interno di una bassa epidemiologia. Più tardi la Tb si diagnostica, maggiore è la difficoltà nel debellarla».
Non va molto meglio per la scabbia, infezione della pelle caratterizzata dalla formazione di piccole protuberanze dolorose e vesciche dovute alla presenza di acari microscopici, in grado di annidarsi nello strato superficiale della pelle per deporre le uova. In genere la cura della scabbia prevede l'applicazione di specifiche creme su tutto il corpo (ad eccezione della testa). «Ultimamente - ricorda Crapis - registriamo tra i cinque e i sei casi a settimana. Si tratta, in prevalenza, di richiedenti asilo oppure di persone che vivono in situazioni di marginalità. Nel 2017 i casi complessivi accertati erano stati 25, mentre quelli di pediculosi (pidocchi) si erano attestati a 23».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci