Ottanta minuti di ritardo sulla linea Rovigo-Padova: passeggeri in rivolta

Sabato 15 Dicembre 2018
Ottanta minuti di ritardo sulla linea Rovigo-Padova: passeggeri in rivolta
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ROVIGO - Mattinata al limite del paradossale per i viaggiatori del sabato in partenza dalla stazione di Rovigo. E se non si fosse trattato quasi di un’odissea, ci potrebbero essere tutti i presupposti per un film tragicomico. No, nessuno scenario con George Clooney e il suo film del 2009 “L’uomo che fissa le capre”, ma la situazione non si è discostata nemmeno di molto. L’unica certezza è quella dei grossi disagi per chi si è trovato a dover prendere il treno ieri mattina sulla linea Venezia-Bologna, una delle più trafficate e di maggior collegamento, con forti ritardi, scarsa comunicazione e ulteriori problematiche protrattesi anche a cose risolte.   Non bastassero i problemi legati al rifacimento della stazione, il tabellone degli orari delle partenze segnalava grossi ritardi sulla linea già all’arrivo. Ogni cinque minuti l’altoparlante restituiva poi il messaggio di “ritardi causa problemi tecnici sulla linea Venezia-Bologna fino ad un massimo di 40 minuti”, ma la realtà è stata ben diversa.
Il limite estremo è stato raggiunto dal “Regionale veloce”, si fa per dire, delle 9.08, il numero 2226, annunciato inizialmente con 30 minuti di ritardo, via via aumentati e mentre sulle tabelle il ritardo arrivava all’ora esatta, il treno lasciava la stazione di Rovigo ben oltre le 10.20, cioè con quasi un’ora e venti di slittamento rispetto all’orario di partenza prefissato. Ulteriore beffa per gli utenti: inizialmente era segnalato in arrivo al binario 4, poi l’annuncio del passaggio del convoglio sul binario 3.
Identica situazione per altri convogli della stessa tratta, ma con l’ulteriore canzonatura di trovarsi diverse carrozze fredde, proprio nelle giornate di maggior disagio dell’anno in quanto a temperatura, e con alcuni bagni perfino fuori servizio.
L’assurdo vero sta, però, nella motivazione “ufficiosa” che circolava tra i passeggeri durante i concitati minuti di spasmodica attesa per l’arrivo dei convogli. C’è chi ha parlato di un gufo investito e di attesa per l’intervento degli agenti del Corpo forestale. Chi, più plausibilmente, dell’investimento di una mucca. Il “problema tecnico” annunciato dall’altoparlante della stazione sarebbe comunque insorto nella tratta tra Ferrara e Poggio Renatico, ma ha di fatto interessato l’intera linea per i treni regionali, mentre quelli ad alta velocità hanno potuto godere come di consueto della precedenza garantita.
La mattinata di disagi è proseguita, tuttavia, anche a Padova, con tanto di intervento proprio alla stazione della città del Santo del personale del 118 per un passeggero sentitosi male su un treno in direzione Milano. Qualcuno ha parlato di una crisi epilettica, visto che lo sfortunato viaggiatore presentava sintomi di forte nausea e tremori diffusi. Di sicuro si è trattato di una mattinata da incubo per diversi utenti: «Ecco perchè - faceva notare qualcuno - dalle nuove stazioni stanno sempre più scomparendo gli orologi attaccati alle pareti: almeno così non ci si rende conto del ritardo...».
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