Pugni in faccia prima della Barcolana, finì in coma: l'aggressore è un 22enne

Mercoledì 12 Dicembre 2018 di E.B.
Pugni in faccia prima della Barcolana, finì in coma: l'aggressore è un 22enne
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TRIESTE - Era la notte prima della Barcolana quando Alessio Vicchi, 23 anni, venne colpito da un pugno in faccia. Un colpo talmente violento da farlo cadere di schianto battendo la testa contro l'asfalto. Il giovane romano, trasferitosi a Trieste per lavorare in una nota pizzeria sulle Rive: aveva da poco ultimato il turno di lavoro e si trovava con alcuni amici quando si era allontanato momentaneamente per acquistare delle sigarette. In quei frangenti aveva incrociato una coppia e, verosimilmente a seguito di alcuni apprezzamenti rivolti alla ragazza, aveva avuto un alterco con il fidanzato di questa che l'ha colpito al volto talmente forte da fargli perdere subito i sensi. Quando l'ambulanza giunse sul posto era già in coma. D'urgenza venne trasportato all'ospedale di Cattinara al reparto di terapia intensiva. Il giovane è stato sottoposto ad alcuni interventi e successivamente avviato ad un centro di riabilitazione.A distanza di due mesi - questa la durata delle indagini dirette dalla Procura del capoluogo giuliano - da quella terribile aggressione, la Polizia di Stato dà notizia di aver denunciato il responsabile: si tratta di un 22enne, F. F. le sue iniziali, italiano ma residente in un'altra regione, con precedenti di polizia per stupefacenti e guida in stato di ebbrezza. 

Le indagini hanno consentito agli investigatori di ricostruire il percorso di fuga dell’autore grazie alla visione di alcune telecamere presenti in zona; inoltre, le testimonianze di alcuni giovani presenti ai fatti hanno consentito di ricostruire i momenti relativi all’aggressione, nonché di acquisire le descrizioni dell’autore del gesto violento tanto da elaborare un identikit con l’ausilio di esperti della Polizia Scientifica del Gabinetto Interregionale di Padova appositamente giunti in questo capoluogo. In tale contesto, sono stati svolti anche innumerevoli servizi sul territorio, fino a quando, lo scorso novembre, grazie alla capacità di osservazione di due operatori della Squadra Mobile, è stato definitivamente individuato il colpevole, mentre passeggiava per le vie del centro di Trieste. Dopo i necessari riscontri e l’analisi di tabulati telefonici, è stata svolta un'attività di perquisizione che ha consentito di rinvenire e sequestrare alcuni degli indumenti indossati nel corso dell’aggressione minuziosamente e univocamente descritti dai testimoni oculari e ripresi dalle telecamere della zona. L'autore dell'aggressione, che ha ammesso le sue responsabilità,  dovrà rispondere del reato di lesioni gravissime, per le quali prevista una pena fino a dodici anni di reclusione.
Ultimo aggiornamento: 16:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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