Monossido dalla caldaia: bimbo, ​papà e mamma incinta intossicati

Lunedì 10 Dicembre 2018 di Federica Florian
Monossido dalla caldaia: bimbo, papà e mamma incinta intossicati
MONASTIER - Strage sfiorata a Monastier dove una famiglia è rimasta intossicata per una fuga di monossido, molto probabilmente avvenuta dalla caldaia di casa. Un bambino di 4 anni, il suo papà e la sua mamma (con un altro bimbo in arrivo fra pochi mesi) si sono svegliati ieri mattina faticando a reggersi in piedi. Nausea, perdita di equilibrio, malessere persistente fin dalle ore notturne: sintomi che la coppia ha attribuito a un brutto virus influenzale. L'uomo, 37 anni, ha chiamato i genitori avvisando di non stare bene e i nonni, che si trovavano in vacanza in Alto Adige, hanno deciso di anticipare il rientro a casa e sono partiti immediatamente, destinazione Monastier. Nel frattempo, la situazione in via Pavani precipitava. 
 
L'ALLARMEMentre erano per strada, i nonni tentavano di telefonare alla famigliola, ma nessuno rispondeva, quindi la chiamata al 118. Il Suem è intervenuto in via Pavani poco dopo pranzo, intorno alle 13; prima con tre autoambulanze, poi con l'elisoccorso. Sul luogo sono intervenuiti anche i vigili del fuoco di Treviso, che hanno faticato ad inquadrare la situazione. Non si riusciva a identificare la fonte dell'intossicazione. Inizialmente, pareva che quello a versare in condizioni peggiori fosse il bimbo di quattro anni; i vigili del fuoco lo hanno prelevato immediatamente dalla stanza da letto e portato all'aperto, nel prato fuori casa. A quel punto la nonna, in modo istintivo, lo ha preso in braccio e lo ha scosso: il piccolo ha come preso un grosso respiro e ha cominciato a piangere. Solo in quell'istante, dopo lunghissimi minuti di angoscia, i vigili hanno sospirato. Ma i due genitori, anche loro trasportati fuori dall'abitazione, continuavano a destare preoccupazione. In particolar modo la donna, anche considerate le sue condizioni e il bimbo in arrivo.
LA TENSIONEIl papà è apparso invece il più sofferente, non riuscivano a svegliarlo; per lui si è reso necessario il trasferimento immediato all'ospedale di Mestre. Mamma e figlioletto sono invece stati prima ricoverati d'urgenza al Ca' Foncello di Treviso e poi trasportati anche loro a Mestre dove è presente una camera iperbarica. In serata tutti e tre, ormai fuori pericolo, sono però tornati nell'ospedale trevigiano, dove hanno passato la notte sotto osservazione. 
LA CAUSASecondo la prima ricostruzione la perdita di monossido sarebbe riconducibile alla caldaia finita sotto la lente dei vigili del fuoco. Molto probabilmente la perdita di monossido risale già alla serata di sabato. Il gas si sarebbe quindi espanso durante la notte saturando l'ambiente. La notizia dell'incidente ha generato grande apprensione in paese, dove la famiglia è molto conosciuta. Tutti sono in attesa di notizie positive. Il papà è occupato in un'azienda che opera nel settore dei carrelli elevatori. La mandre invece lavora in un centro alle porte di Treviso.
 
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