All'asta la villa di Freddy Sorgato. Il fratello di Isabella: «Casa maledetta»

Sabato 8 Dicembre 2018 di Marco Aldighieri
La villa di Freddy Sorgato a Noventa
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Noventa - La villa dell’omicidio Noventa va all’asta. La casa del ballerino Freddy Sorgato, in via Sabbioni 11 a Noventa Padovana, dove è stata massacrata la segretaria di Albignasego la sera tra il 15 e il 16 gennaio di due anni fa, sta per essere venduta. Il primo appuntamento in Tribunale è stato fissato per il prossimo 12 di febbraio. Paolo, il fratello di Isabella, ha dichiarato: «È una abitazione maledetta, spero solo che qualcuno la acquisti». Il primo tentativo di vendita di quella villa vicino all’argine del fiume Brenta dove i fratelli Sorgato hanno tolto la vita a Isabella, è stato fissato per il 12 di febbraio in Tribunale a Padova. Ancora non è stato deciso il prezzo a cui verrà battuta la prima offerta. Lo si saprà solo intorno a metà di gennaio. Tuttavia una perizia tecnica ha stimato il valore dell’abitazione del ballerino, tra i 350 mila e i 400 mila euro.
 

Paolo Noventa, il fratello di Isabella affiancato dall’avvocato Stefania Lazzaro, ha dichiarato: «In quel luogo è stata uccisa mia sorella. È una casa maledetta. La mia unica speranza è che qualcuno la acquisti. Io non voglio saperne». 
IL CORPO
Il parlare della villa dell’assassino di Isabella ha riaperto nella mente e nel cuore di Paolo Noventa una ferita mai rimarginata: dove è stato occultato il cadavere di sua sorella. «Sono sempre stato convinto - ha detto - che il corpo di Isabella non sia mai stato gettato nelle acque del fiume Brenta. Freddy fin dall’inizio ha mentito. Il cadavere di mia sorella è stato occultato in qualche campo attorno alla villa. Forse in un pozzo, in una cisterna o in qualche nascondiglio che Freddy conosceva da quando era bambino. Quei luoghi sono il suo territorio, li ha battuti palmo a palmo». Ma la speranza è l’ultima a morire e Paolo crede ancora che un giorno il corpo della sua amata Isabella sarà trovato. «Sono fiducioso - ha terminato - perchè magari qualcuno che abita vicino a quella villa ha visto qualcosa o sa qualcosa. Magari trova il coraggio di parlare, di indicare il luogo dove è stata nascosta mia sorella. Solo così potranno riprendere le ricerche del cadavere da parte della polizia».
DIETRO ALLE SBARRE
I fratelli Freddy e Debora Sorgato, anche dai giudici della Corte d’Appello, sono stati condannati a trent’anni per l’omicidio di Isabella Noventa. Mentre la tabaccaia veneziana Manuela Cacco a sedici anni e 10 mesi. Il ballerino, dal 16 febbraio del 2016 giorno in cui è finito in carcere, è stato sempre spiato dagli inquirenti. Un giorno a fargli visita al Due Palazzi è arrivata la sua ex compagna. La donna lo ha invitato a raccontare la verità su quella maledetta sera del 15 gennaio del 2016. «Isabella è morta da sola, comunque il punto forte è che non hanno trovato niente, perchè Manuela parla di martellate, di sangue dappertutto. Io posso dimostrare che non c’è sangue, che non c’è tutto quello che loro cercano. Che vadano a scavare, che vadano con i cani molecolari, facciano quello che vogliono perchè non c’è nessun problema». Oltre a Freddy gli inquirenti hanno spiato in carcere anche la sorella Debora. La donna delle pulizie un giorno alla madre Dolores Rossi, che le ha fatto visita al penitenziario di Montorio Veronese, in merito a dove sarebbe stato occultato il corpo di Isabella con il pollice della mano destra avrebbe indicato verso il basso e poi con la mano aperta e tesa avrebbe gesticolato per indicare un luogo lontano.
Marco Aldighieri
Ultimo aggiornamento: 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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