Borgo stazione, telecamere facciali e vigilantes anche il prossimo anno

Venerdì 7 Dicembre 2018 di Alessia Pilotto
controlli di polizia a borgo stazione
UDINE - Qualcosa si muove: il problema non è certo stato risolto in pochi mesi, l'area è ancora delicata, ma la strada intrapresa è quella giusta. Ne sono convinti sia l'amministrazione, sia i cittadini di Borgo Stazione che ieri sera hanno partecipato all'incontro con il sindaco Pietro Fontanini e l'assessore alla Sicurezza Alessandro Ciani: i vigilantes, la presenza di forze dell'ordine, le ordinanze sugli orari di chiusura dei negozi «rappresentano passi avanti è stata la valutazione pressoché unanime -, ma è un percorso che deve continuare».
HOTEL EUROPA E pare proprio che continuerà, infatti: lo ha confermato lo stesso sindaco, che ha annunciato le nuove iniziative che l'amministrazione comunale intende intraprendere sul tema della sicurezza in città, e in quell'area in particolare. «Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) ha annunciato il primo cittadino -, abbiamo fatto una riunione perché stiamo predisponendo la partecipazione ad un bando dell'Unione Europea per ottenere i finanziamenti per una città più sicura e tutti gli interventi che abbiamo predisposto sono localizzati in zona Borgo Stazione. Abbiamo già messo in preventivo, se ci arriveranno i fondi, e parliamo di cifre consistenti, da uno a cinque milioni, di acquistare un edificio che si trova dietro la biglietteria, di fronte alla stazione ferroviaria, un vecchio stabile della Regione, l'ex Hotel Europa; siamo disponibili a ristrutturarlo e realizzare lì un centro della sicurezza».
TELECAMERE E non è l'unico progetto cui Palazzo D'Aronco sta lavorando. Tra le richieste avanzate dai cittadini, infatti, c'è anche quella delle telecamere di videosorveglianza e il sindaco ha spiegato che anche su quel fronte il Municipio si è già mobilitato: dalla Regione arriverà un finanziamento di 400mila euro (non tutti per Udine) che servirà per un sistema all'avanguardia che Udine adotterà per prima in Fvg e che per ora è attivo solo a Brescia: «Sperimenteremo le telecamere a riconoscimento facciale ha annunciato -, che riescono a individuare le persone e a seguirle nei loro spostamenti in città. Se ci sono persone sospette, saranno particolarmente segnalate. Le tempistiche per la loro installazione saranno brevi, senz'altro entro il prossimo anno».
ZONE SENSIBILI Sul tema degli impianti di sorveglianza, il Comune ha ottenuto anche i fondi del ministero del Patto per l'attuazione della sicurezza urbana, siglato con il Prefetto: 110mila euro che serviranno per l'installazione telecamere in aree del territorio comunale particolarmente delicate quali il parco Moretti, il parco del Cormor, la rotonda del Terminal Nord, i sottopassi di via Cernaia, via Manzini angolo via Parini, viale Ungheria all'incrocio con via del Pozzo, viale Europa Unita, via Ciconi, via Tullio, viale Palmanova. E, infatti, quando un cittadino ha chiesto rassicurazioni sul controllo video della zona della galleria di via Croce (segnalata come area di spaccio) e Giardini Pascoli, Ciani ha risposto che «oltre agli altri fondi, il Comune è disposto a investire anche sue risorse: appena la Polizia Locale rientrerà sotto la nostra gestione, chiederò al nuovo comandante di predisporre un piano straordinario di videosorveglianza».
«Certo ha concluso Ciani -, è impensabile risolvere tutto in pochi mesi, ma abbiamo fatto più dello zero degli anni precedenti. La situazione non è facile, lo sappiamo». Per questo, la giunta vuole proseguire negli incontri con i residenti di Borgo Stazione, così da raccogliere suggerimenti e adattare gli strumenti: «Le cose un po' alla volta stanno migliorando ha aggiunto Fontanini - e io spero che presto riusciremo a recuperare anche la piaga della diminuzione del valore degli immobili. È necessario far percepire che questa zona è più sicura e che non si tratta di un territorio al limite della legalità».
 
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