Il calendario-lunario Barbanera da oggi in edicola col Gazzettino

Giovedì 6 Dicembre 2018
Il calendario-lunario Barbanera da oggi in edicola col Gazzettino

E' l'almanacco più famoso d'Italia e da moltissimi anni una tradizione anche per i lettori del Gazzettino. Oggi il calendario lunario di Barbanera è in edicola a 2,90 euro più il prezzo del quotidiano. Un'occasione da non perdere se si pensa che la collezione di almanacchi Barbanera 1762-1962 è stata accolta dall'Unesco nel Memory of the World Register, il registro della memoria del mondo che contempla in un'ideale biblioteca planetaria documenti, biblioteche, collezioni, archivi, tradizioni orali da tutelare per l'importanza avuta nel cammino delle civiltà.
PATRIMONIO DELL'UMANITÀ Il Barbanera è considerato Patrimonio dell'Umanità, in bella mostra sullo stesso scaffale virtuale dove sono riposti l'alfabeto fenicio, la Nona Sinfonia di Beethoven, i film dei fratelli Lumiere, il Diario di Anna Frank. Apprezzato fin da subito, quando era un semplice foglio da appendere alla parete, nel corso degli anni si è arricchito nei contenuti e la sua diffusione ne ha fatto quasi un genere letterario, tanto che il termine Barbanera ha finito per significare, per esteso, il lunario stesso. Fin dalle prime edizioni, infatti, propone tradizionalmente, oltre al calendario, alle previsioni meteorologiche e all'indicazione delle fasi lunari, consigli per l'agricoltura e la vita in casa, curiosità, proverbi, ricette di cugina stagionali, rimedi erboristici e stravaganti previsioni astrologiche.
LEGAME PROFONDO È questo suo legame con i cicli naturali, forse, che ha affascinato nel tempo non solo persone comuni ma anche diversi intellettuali.

In una lettera inviata al parroco di Gardone scrive così Gabriele D'Annunzio, nel 1934: La gente comune pensa che al mio capezzale io abbia l'Odissea o l'Iliade, o la Bibbia, o Flacco, o Dante, o l'Alcyone... Il libro del mio capezzale è quello ove s'aduna il fiore dei Tempi e la saggezza delle Nazioni: il Barbanera (27 febbraio 1934). Al Vittoriale, la casa di D'Annunzio sul lago di Garda, tra gli oggetti cari al poeta si conserva ancora oggi la collezione dei Barbanera, così come varie lettere in cui il misterioso astronomo di Foligno viene spesso citato. Già, ma chi era davvero Barbanera? È realmente esistito? Alcune fonti sostengono di sì, e si tratterebbe di un personaggio noto nella città di Foligno. Cresciuto in una numerosa famiglia, andò giovanissimo a studiare in convento. Ben presto però, spinto da una forte vocazione, lasciò la vita monastica per isolarsi e dedicarsi alla contemplazione del cielo. La sua casa rimase tuttavia sempre aperta agli abitanti del contado ai quali dispensava consigli e previsioni. Ma forse il termine Barbanera, deriva dall'immagine riportata sui frontespizi delle edizioni più antiche, che ritraevano appunto un uomo dalla folta barba nera, definito astronomo, astrologo e filosofo, intento nel suo lavoro di misuratore del tempo. E che presentava in rima la propria vocazione: Gli astri il sole e ogni sfera or misura Barbanera, per poter altrui predire, tutto quel che ha da venire.

Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 10:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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