Si alza per fare il caffè, infarto:
carabiniere muore a 52 anni

Mercoledì 5 Dicembre 2018 di Alberto Comisso
Il maresciallo Gaetano Scola
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PORDENONE - È stato trovato senza vita dalla moglie che, dopo essere rientrata a casa dal lavoro, lo ha visto a terra ormai privo di sensi. Per Gaetano Scola, 52 anni, maresciallo maggiore dei carabinieri in forza al Nucleo operativo e radiomobile del Comando provinciale di Pordenone, non c'era più nulla di fare. Ai sanitari del 118 non è rimasto che accertarne il decesso. Lunedì mattina il sottufficiale, che risiedeva a Torre, dopo essersi svegliato era sceso in cucina per preparare il caffè. La moglie, Tiziana Martini, poliziotta della Polstrada di Pordenone, era uscita da casa prima di lui. Scola, all'improvviso, dopo aver accusato un malore, si è accasciato e non si è più ripreso.

La fatalità ha voluto che in casa, in quel momento, non ci fosse nessuno. E' stata la moglie, concluso il turno di lavoro, a trovarlo ormai privo di vita attorno alle 13.30. Per il maresciallo maggiore, però, non c'era più nulla di fare: il decesso è avvenuto per cause naturali. Scola, che dal 2000 era in servizio a Pordenone, prima alla stazione carabinieri e poi al Nucleo operativo, oltre alla moglie Tiziana lascia le figlie Sarah e Lorella. Originario di Palermo, dopo essersi arruolato nel 1987 era diventato sottufficiale nel 1989. «Ha svolto servizio in contesti operativi ad alto indice di criminalità organizzata, tra Sardegna e Sicilia, in un periodo storico difficile (dal 1989 al 2000) - afferma il maggiore Luciano Summo, comandante della Compagnia carabinieri di Pordenone - distinguendosi per impegno nel servizio, rettitudine ed altissimo senso di responsabilità. Marito esemplare e padre premuroso, Carabiniere sempre, ha improntato il suo agire quotidiano a quegli ideali di estrema dedizione all'istituzione ed alla sua famiglia, per la quale è sempre stato presente con il suo chiarissimo esempio». Anche nel periodo trascorso a Pordenone ha preso parte ad attività investigative di grande rilievo, «risultando investigatore di alto livello - il ritratto del maggiore Summo - e grande motivatore per i suoi colleghi. Tra qualche giorno, infatti, gli sarebbe stato tributato l'encomio per l'attività investigativa svolta in occasione del duplice omicidio di Trifone e Teresa». La notizia della sua scomparsa ha suscitato sconcerto e dolore tra i colleghi. «Un carabiniere affermano in coro che, senza mai mettersi in mostra, ha sempre operato nell'interesse della collettività. Un militare nel vero senso della parola, disponibile e accorto. Un grandissimo lavoratore, che non stava mai a guardare l'orologio. Una perdita importante per il Nucleo operativo e radiomobile di Pordenone». I funerali di Gaetano Scola saranno celebrati domani pomeriggio, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Torre dove questa sera, alle 19, è in programma il rosario in suo suffragio.


    
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