Lo stupore di Di Maio per l'attivismo dei veneti: «Ma sono tutti qui a lavorare?»

Sabato 10 Novembre 2018
Lo stupore di Di Maio per l'attivismo dei veneti: «Ma sono tutti qui a lavorare?»
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ROCCA PIETORE (BELLUNO) Soldi, semplificazione, soggiorni. Non saranno cinque come le stelle del suo Movimento, ma sono comunque tre significative s quelle che Luigi Di Maio promette a Rocca Pietore, simbolo dell'emergenza maltempo che ha messo in ginocchio il Nordest. Terzo ministro a visitare il Veneto martoriato dopo Matteo Salvini e Danilo Toninelli, in compagnia peraltro di un quarto e cioè il trevigiano-trentino Riccardo Fraccaro, il vicepremier si trasforma anche un po' in promoter: «Tornerò qui da turista durante il periodo natalizio e chiederò a tutti di farlo, deve arrivare il doppio dei visitatori dell'anno scorso».
IL SOPRALLUOGODopo l'atterraggio al campo sportivo del paese, dove ad attenderlo fra gli altri sono anche il deputato Federico D'Incà e i consiglieri regionali Erika Baldin e Simone Scarabel, il ministro dello Sviluppo Economico va in sopralluogo fra i luoghi che sono stati l'epicentro dell'uragano, dai Serrai di Sottoguda alla funivia di Malga Ciapela. Una ventina di minuti in diretta Facebook, scanditi da domande al sindaco Andrea De Bernardin, all'assessore regionale Gianpaolo Bottacin e al capo della Protezione civile Angelo Borrelli. La preoccupazione per il disastro causato da vento e pioggia: «Ma quanto ci vorrà per rimuovere tutti i detriti?». Lo stupore per l'attivismo di vittime e volontari: «Sono tutti a lavorare!». La rassicurazione sui provvedimenti da prendere, per agevolare la costruzione del nuovo acquedotto nel giro di 40 giorni: «Se serve qualche norma o deroga, interveniamo, abbiamo talmente tanti provvedimenti in scadenza che possiamo infilarle lì». La condivisione della strategia per il rimboschimento: «Favoriamo le imprese locali». Immancabile il selfie con le autorità locali sul ponte con vista Marmolada, curioso il siparietto con il sindaco che apprezza un commento del vicepremier sulla drammatica straordinarietà delle condizioni meteorologiche: «Osservazione intelligente», dice De Bernardin; «Grazie», replica Di Maio. Risate. E poi gesti di affettuosità («Possiamo darci del tu?», «Piacere Andrea», «Piacere Luigi»), nonché scambio di numeri di cellulare («Teniamoci in contatto). Fino allo spot turistico, dedicato al popolo social che lo inonda di cuoricini: «Ora inizia la stagione invernale, è una zona bellissima non solo per lo sci. Vi voglio tutti qui, non si scherza». 
L'INCONTROMa gli annunci entrano nel merito delle richieste avanzate dalle associazioni di categoria e dagli imprenditori del turismo, adesso che come dice l'assessore veneto Federico Caner «dobbiamo passare dal messaggio della tragedia a quello della ripartenza» e come auspica Walter De Cassan di Federalberghi occorre «ottimismo».

Per esempio nel corso dell'incontro l'albergatore Sergio Pra sollecita «una sospensione delle imposte», ma pure il sindaco De Bernardin invoca «un rinvio della scadenza per la ricognizione dei danni, perché qui potrebbe nevicare anche domani e non si vede più niente». Di Maio ha risposte soddisfacenti per tutti: «Due cose sicuramente le facciamo subito. Punto uno: la stima dei danni e gli stanziamenti di tutti i soldi che servono nella legge di bilancio, che è in discussione in Parlamento, per cui non si aspetteranno mesi. Due: i ristori agli imprenditori e alle imprese che hanno subìto i danni saranno diretti e non con credito d'imposta, questo significa che erogheremo i fondi a fronte delle perizie. Tre: ancor più della passata stagione si deve venire qui in massa e ci verrò anch'io nel periodo natalizio, perché la vera forza adesso è ripartire con la stagione turistica e dare il massimo supporto alle imprese». Ribadisce il ministro Fraccaro: «Lanciamo l'appello agli italiani affinché vengano in vacanza qui per la stagione invernale. È il modo migliore per supportare e sostenere la comunità bellunesi che si stanno rialzando con grande orgoglio». E non solo, come rimarca Di Maio citando una parola che gli piace molto, al punto da averle intitolato un decreto: «Grazie per la dignità con cui state affrontando questo momento difficile. Sappiate che noi siamo qui per metterci la faccia». E pure per fare un brindisi, rigorosamente local, con la birra Pedavena.

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 12:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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