Degrado al 118, il responsabile: «Gli addetti non sono pagati per riposare»

Martedì 6 Novembre 2018 di Susanna Salvador
Degrado al 118, il responsabile: «Gli addetti non sono pagati per riposare»
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PORDENONE È chiaro Luciano Clarizia, referente professioni Aasl 5: «Gli operatori del 118 sono pagati per fare guardia attiva, non per dormire o riposare. Quella stanza non dovrebbe neppure esistere». Una dichiarazione che suona ancora più perentoria visto che Clarizia, a quella che un tempo era la centrale operativa del 118 ha lavorato per tanti anni. La sua presa di posizione nasce dalla polemica nata sulla scorta dello stato di abbandono in cui versa la stanca che gli operatori dell'ex 118 utilizzano durante le brevi pause dal lavoro, in attesa della chiamata dal Nue 112 per partire in ambulanza, a soccorrere una persona che ha bisogno di aiuto. Ieri mattina il direttore generale dell'Azienda, Giorgio Simon, è andato nella struttura che ospitava la centrale operativa (e che oggi è soltanto un terminale del Nue), accompagnato da Clarizia, per verificare la situazione. E i suoi toni sono decisamente più morbidi: «Cambieranno tende e poltrone, ma nessuno aveva mai fatto alcuna richiesta. Se l'avessero fatta li avremo accontentati». Simon ha anche chiesto di sistemare il magazzino e di dare loro più spazio. 

LA RABBIAL'articolo uscito ieri sul Gazzettino, e la conferma arriva proprio dal direttore generale, ha fatto arrabbiare «tutto il resto dell'ospedale» che ha scoperto che al 118 si riposa, si dorme e si protesta per le poltrone rotte, mentre gli altri si fanno in quattro (parole testuali). Insomma, una sorta di guerra di famiglia che non cambia, in ogni caso, lo stato dei fatti.
NIENTE RIPOSO«Non esiste una stanza deputata al riposo - sottolinea Clarizia -. C'è un tavolo nella stanza centrale con le sedie, ed è quello il luogo dell'attesa. Si lavora, non si riposa. Poi - aggiunge il referente delle professioni dell'Aas5 - nessuno aveva mai chiesto nulla. Se avessero chiesto una poltrona, gliene sarebbero arrivate due. Lo assicuro». Che non si tratti di una questione di soldi è un'altra certezza di Clarizia, certo che la direzione li avrebbe accontentati subito. «Certo, è vero che gli operatori delle cooperative come Arkesis hanno delle brandine per dormire, ma sono privati. In nessun reparto dell'ospedale ci sono dei luoghi per il riposo, non ci sono per i medici e non ci sono per gli infermieri che, quando sono di turno notturno, spesso non hanno nemmeno il tempo di andare in bagno. Certo non di riposare».

Intanto tende e poltrone saranno cambiate. 

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 00:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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