UDINE - Una conferma e una novità: il Friuli Venezia
Giulia continua a essere una delle regioni italiane con le
più elevate concentrazioni medie di radon, ma
è cresciuta l'attenzione della popolazione per il
problema (è la seconda causa di tumore al polmone dopo la
sigaretta), come ha rivelato il consistente numero di chiamate per
avere a disposizione tecnici da parte delle famiglie che
hanno scoperto di vivere in un ambiente con alta concentrazione del
gas. Sono questi, in sintesi, i primi risultati del
Progetto Radon, misure per mille famiglie avviato dall'Arpa a
inizio 2017 e presentati ieri a Palmanova. La campagna di
monitoraggio dell'Arpa ha misurato la concentrazione di radon
in 1.775 famiglie della regione, stimando una concentrazione media
annuale di 153 Bequerel al metro cubo, un valore piuttosto elevato
ma comunque atteso e in linea con i risultati delle precedenti
campagne dell'Agenzia. Le aree maggiormente interessate
dal fenomeno sono quelle dei suoli molto permeabili dell'alta
pianura friulana, delle vallate montane e del Carso triestino e
goriziano. Il radon è stato misurato anche secondo
alcuni parametri edilizi ed è così emerso che la
presenza di gas è più elevata nei locali in
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