Ato, bollette dell'acqua più "leggere" per le famiglie numerose

Giovedì 11 Ottobre 2018 di Damiano Tormen
Utente alle prese con compilazione e pagamento delle bollette
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Il peso dell’acqua? Invariato. Nessun aumento e sospiro di sollievo per i bellunesi, che si ritroveranno bollette non diverse da quelle pagate finora. Così ha deciso l’assemblea del Consiglio di bacino Dolomiti Bellunesi (l’Ato acqua, riunitosi ieri pomeriggio). Di fatto, la cifra che gli utenti pagheranno per il servizio idrico integrato rimane la stessa di un anno fa. All’interno della somma finale vengono fatte alcune rimodulazioni: non si guarda più solo ai metri cubi d’acqua consumata, ma anche (o soprattutto) alla composizione del nucleo famigliare dell’utenza.

A beneficiarne saranno soprattutto le famiglie numerose. Inoltre, pagheranno anche i Comuni, che finora erano rimasti esclusi dal calcolo del consumo (le pubbliche amministrazioni pagavano soltanto una quota fissa). Quindi, occhio agli sprechi. «Con tre mesi di ritardo sulla tabella di marcia prevista, siamo riusciti ad approvare le nuove tariffe del servizio idrico integrato e ne siamo soddisfatti - commenta Maria Teresa De Bortoli, sindaco di Pedavena e presidente del Consiglio di bacino Dolomiti Bellunesi -. Si conclude un lavoro corale, portato avanti da tutti i sindaci e dalle proiezioni fatte dall’ente gestore (Bim Gsp, ndr). Si conclude senza aumenti e con un occhio di riguardo per le famiglie numerose». 
LE FAMIGLIE NUMEROSE
Tra le utenze domestiche saranno proprio quelle “allargate” a sorridere di più. Perché se non ci sono aumenti per i rubinetti dei bellunesi, ci sono però dei vantaggi rispetto al passato per le famiglie numerose. Il conteggio prevede una tariffa agevolata per chi resta sotto il consumo base. Che viene modulato a seconda del numero dei componenti della famiglia. Per tutti, la tariffa agevolata è di 0,36 euro al metro cubo (senza contare le quote fisse di acqua, fognature e depurazione), mentre la tariffa base è di 0,72 euro; si sale solo in caso di eccedenze. Quello che cambia sono le fasce di consumo. Per un’utenza con un componente, il volume agevolato arriva fino a 55 metri cubi all’anno, mentre il volume base va dai 55 ai 77 metri cubi. Il volume agevolato arriva a 90 metri cubi con un’utenza da due componenti e sale fino a 124 (tre componenti), a 160 (quattro componenti, con tariffa base fino a 224 metri cubi), a 195 (cinque componenti, con tariffa base fino a 273 metri cubi) e a 230 metri cubi d’acqua per una famiglia da sei componenti, per la quale il volume base può arrivare fino a 322 metri cubi d’acqua. Se si pensa che il consumo medio di una famiglia da quattro componenti è stimato tra i 180 e i 200 metri cubi, si ha la dimensione dei benefici per le famiglie numerose.
SECONDE CASE E NEGOZI
Anche turisti e villeggianti possono stare tranquilli. La tariffa agevolata (0,36 euro al metro cubo) è valida fino ad un consumo massimo di 24 metri cubi. Non pochi per chi ha una seconda casa che utilizza solo d’inverno e qualche giorno d’estate. La tariffa base è valida fino a 55 metri cubi d’acqua consumati. Qualche rimodulazione è stata fatta anche per le attività produttive, per le quali non esistono tariffe agevolate. In ogni caso, si tratta di aumenti irrisori e circoscritti. La grande novità è che anche i Comuni dovranno stare attenti: non pagheranno più la quota fissa e chi s’è visto s’è visto. «Pagheranno in base ai consumi - sottolinea De Bortoli -. Significa che dovranno stare attenti a come viene usata l’acqua. Quindi, basta con le fontane sempre aperte nei cimiteri o in altri luoghi pubblici». La lotta agli sprechi è proprio il mantra alla base delle nuove tariffe.
 
Ultimo aggiornamento: 14:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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