Anche i cagnolini sbranati dai lupi: strage nei boschi della Sinistra Piave

Domenica 7 Ottobre 2018 di Alessia Trentin
La cagnolina Bri sbranata dai lupi nei boschi di Trichiana
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Una cagnolina e un’asina, entrambe gravide finiscono tra le fauci del lupo. Il branco di lupi di Trichiana torna a colpire. Riemerge il panico tra la popolazione delle campagne di Sant’Antonio, dove giovedì le scorribande dei predatori vicino alle abitazioni hanno lasciato a terra due animali.«È la quinta predazione in meno di un anno», commenta un abitante. Bri, bastardina, giovedì mattina è uscita dal garage dove dormiva per andare incontro al proprietario, come tutti i giorni. Ha scodinzolato, fatto le feste e poi si è allontanata di corsa. La famiglia Rosset abita in mezzo ai prati, attorno all’abitazione c’è solo verde e campi coltivati. I loro due cani sono liberi di correre tutto il giorno, ma alla notte riparano all’interno del garage. Un’accortezza che non è bastata, perché giovedì i lupi hanno  colpito in pieno giorno. Hanno rincorso l’animale e l’hanno azzannato a una quarantina di metri dalla casa e, dopo averlo ferito alla pancia, l’hanno lasciato sanguinante a terra. «È morta di emorragia interna, probabilmente – racconta avvilito il proprietario, Dario Rosset -. Al mattino Bri mi è venuta incontro per salutarmi, io sono andato verso la stalla e sono uscito da lì alle 9, ma lei già non c’era più. Non me ne sono preoccupato perché i prati sono estesi, i cani vanno spesso in giro di giorno». A pranzo la cagnetta, sempre puntuale all’appuntamento in cucina, non si è presentata. I dubbi e una leggera inquietudine sono diventati panico quando tra i residenti della zona si è sparsa la voce dell’avvistamento di due lupi durante la mattinata. «Sono subito andato a cercarla, a quel punto – prosegue l’uomo -, ma non è servito andare molto lontano. L’ho trovata a pochi metri da casa, morta. È arrivata la polizia provinciale, ma non chiederò nessun indennizzo, il danno è affettivo e nessuna cifra può risarcirlo».
L’ASINA
Non sazio il branco è tornato all’attacco di notte.

Questa volta a due chilometri di distanza. La vittima è stata un’asina di Matteo Dal Magro, incinta di tre mesi e tenuta all’interno di un recinto. I lupi l’hanno completamente mangiata, spolpandole le ossa.«Mi restano quattro asini e quattro cavalli da corsa, ma stando così le cose li venderò – spiega Dal Magro -. Non posso rischiare di trovare altre bestie mangiate. Gli asini li ho presi per tenere pulito il prato, i cavalli una mia passione da sempre». Un particolare ha colpito l’uomo. La dimensione delle impronte, di certo di lupo, ma grandi più di un pacchetto 

Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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