Quando la maleducazione non si ferma neppure davanti a una donna in carrozzella

Sabato 6 Ottobre 2018
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Egregio Direttore, 
domenica scorsa mi sono recato in un locale vicino a Rovigo con mia moglie in carrozzina. Appena arrivati ho cercato il parcheggio riservato che, naturalmente era occupato da una macchina senza contrassegno. Mentre la moglie del proprietario stava facendo salire in macchina il figlio piccolo, mi sono avvicinato per fare presente che quel posto era riservato a chi ne ha veramente bisogno. Come risposta, sono stato investito da una serie di parolacce e bestemmie. Essendo la coppia giovane (avevano circa 40 anni) mi sono domandato che educazione potranno ricevere i figli. È questo il futuro che vogliamo? Confesso, anche se in parte sono abituato, di essere molto amareggiato.


Alvise Lorenzo Sandi
Costa di Rovigo

Caro lettore, 
credo che in certi casi sia meglio non farsi troppe domande. Le possibili risposte avrebbero come unico risultato quello di accrescere la sua amarezza. Ricordo di avere letto qualche tempo fa una citazione che suonava pressapoco così: «Dicono che la maleducazione sia parlare con la bocca piena. Ma io dico che è parlare con la testa vuota». Ecco, diciamo che i signori che hanno investito a suon parolacce lei e sua moglie - colpevoli solo di reclamare un vostro diritto - nella testa non hanno molto. Certamente ignorano cosa siano la civiltà e il rispetto degli altri. Escludo quindi che abbiano anche una qualsiasi idea di futuro: da come si sono comportati, temo abbiano già molti problemi a fare i conti con il loro presente. La straordinaria attrice Franca Valeri, di fronte alla maleducazione e all'inciviltà dilaganti, un giorno auspicò una rivoluzione degli educati. Ce ne sarebbe bisogno. 

    
Ultimo aggiornamento: 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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