Ecco le Olimpiadi 2026: due villaggi per 4.981 atleti e 95 medaglie

Venerdì 5 Ottobre 2018 di Alda Vanzan
Ecco le Olimpiadi 2026: due villaggi per 4.981 atleti e 95 medaglie
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BELLUNO - Tre mesi di tempo per rispondere a 132 domande. Il termine per presentare il dossier di Milano-Cortina - sempre ovviamente che la settimana prossima l'assemblea del Cio confermi la candidatura italiana e la inserisca nella cosiddetta shortlist, cioè la rosa ristretta delle concorrenti - è il prossimo 11 gennaio. Quindi, tre mesi e una settimana per spiegare come si vogliono organizzare i Giochi tra la Perla delle Dolomiti e la Valtellina, dove si intendono realizzare la cerimonia inaugurale e quella conclusiva, come e dove reperire i fondi che, al momento, il governo italiano non intendere cacciare.

 
NUOVE REGOLE
Il dossier sarà preparato da WePlan, la società che già aveva redatto i masterplan di Cortina, Milano e Torino quando ancora si pensava al tridente. Rispetto ai precedenti Giochi invernali, quelli del 2026 saranno i primi a essere realizzati secondo i nuovi criteri dell'Agenda 2020. Il che, ha spiegato la dirigente del Coni Diana Bianchedi, sarà un vantaggio: se una volta per essere accettati bisognava avere strutture di determinate capienze e quindi occorreva cementificare, adesso basterà adeguare gli impianti esistenti. Il punto è che bisognerà recuperare il tempo perso, perché le altre città sono partite molto prima e hanno già avuto incontri preliminari con il Cio. «La settimana scorsa siamo stati a Losanna - ha detto Bianchedi - e lì abbiamo presentato la nostra candidatura. Il Cio non ha ancora visto i nostri siti ma è stata apprezzato la professionalità. È una sfida gigantesca, sarà la prima Olimpiade organizzata con le nuove regole dell'Agenda 2020». «Non possiamo svelare i dettagli del dossier - ha detto Giorgio Re, di WePlan - ma è certo che i territori sono pronti. Non saranno realizzate nuove infrastrutture di gara, a parte il palazzo del ghiaccio di Milano che però è già previsto. Sarà facile dimostrare la preparazione dell'Italia». Senza contare, come ha ribadito il governatore Zaia, che «Cortina ha il più grande hub sciistico del mondo e, con l'organizzazione dei Mondiali di Sci 2021, avrà al top piste e impianti». Insomma, un'Olimpiade rispettosa dell'ambiente e basata strutturalmente sull'utilizzo di tutto l'esistente opportunamente ammodernato.
LA SUDDIVISIONE
Il micro fascicolo presentato ieri a Palazzo Balbi dai governatori Luca Zaia e Attilio Fontana e dai sindaci Beppe Sala e Gianpietro Ghedina si intitola Milano 2026 Cortina. Il cluster Milano-Valtellina prevede di ospitare 79 giorni di gara e 2.756 tra atleti e tecnici e di assegnare 46 medaglie. Due i villaggi olimpici in Lombardia, per 1.315 posti a Milano e per altri 1.441 a Livigno. Il cluster Cortina-Val di Fiemme risponde con numeri molto simili: 76 giorni di gara, 49 medaglie da assegnare, 2.225 atleti e tecnici da ospitare, un villaggio olimpico a Cortina per 1.176 posti.
Gli investimenti in infrastrutture sono stimati in circa 370 milioni di euro, con la caratteristica non secondaria che Milano-Cortina minimizza gli investimenti a carico della finanza pubblica rispetto a ogni singola candidatura presentata, che tutte le sedi di gara sono già esistenti o, al massimo, da ammodernare, che non saranno necessari investimenti aggiuntivi per infrastrutture di trasporto. Si prevede inoltre che le spese operative possano essere interamente coperte da alcune principali fonti di ricavo: il contributo del Cio (925 milioni di dollari), sponsorizzazioni private, biglietteria, licensing e merchandising, rate card e cessione post olimpica dei cespiti.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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