Svolta dalla Tac: un proiettile in testa E' caccia al killer di Alessandro

Venerdì 28 Settembre 2018 di Cristina Antonutti
L'auto della vittima trovata nel parcheggio

FONTANAFREDDA -  C’è un proiettile nella testa di Alessandro Coltro, il sacilese di 48 anni che viveva a Nave, lavorava a Chiarano (Tv) e il cui corpo senza vita è stato ritrovato martedì sera dai carabinieri di Fontanafredda. Ieri il corpo è stato sottoposto all’esame della Tac. È un accertamento importante, che precede l’autopsia e permette agli investigatori di orientare le indagini. In questo caso ha indirizzato i carabinieri del Nucleo investigativo di Pordenone e della Compagnia di Sacile definitivamente verso la pista dell’omicidio. Ora è caccia al killer.  Alessandro Coltro è stato ucciso con un unico colpo che lo ha raggiunto alla testa, tra la tempia e la nuca. Non c’è foro d’uscita e non ci sono altri segni compatibili con un’arma da fuoco. L’assassino non ha sparato a bruciapelo e il proiettile, un calibro 22, ha lasciato soltanto un piccolo foro, da cui non vi è stata una copiosa perdita di sangue. Nonostante il piccolo calibro, le conseguenze sono state letali, perchè il proiettile ha causato danni cerebrali. Coltro è caduto a terra perdendo subito conoscenza e passando nel giro di pochi minuti dalla vita alla morte. Lo si deduce dalla posizione in cui è stato trovato. Era supino e con le braccia lungo i fianchi, la posizione fa pensare che dopo essere stato colpito non ci sia stato alcun movimento, altrimenti sarebbe stato trovato altrove e in un’altra posizione. 
L’AUTOPSIA
Il sostituto procuratore Monica Carraturo si è affidata a due medici legali: Barbara Polo Grillo, intervenuta la sera del ritrovamento della salma, e Giovanni Del Ben. L’incarico verrà conferito nelle prossime ore e sabato mattina, seguendo i quesiti del magistrato, i due medici legali cominceranno l’esame autoptico. Il corpo di Coltro finora non è stato esaminato. Le sue mani sono state protette con dei guanti per evitare la contaminazione di eventuali tracce. Verranno fatti dei campioni per cercare tracce biologiche estranee alla vittima e verrà effettuato anche lo stub, l’esame che permette di evidenziare tracce dei residui dello sparo. Sono operazioni che sono state rinviate al giorno dell’autopsia proprio per non inquinare eventuali prove e, nel caso possa esserci un indagato entro domani, per consentirgli di partecipare all’autopsia con tutte le garanzie. I medici legali dovranno poi fornire indicazioni agli inquirenti sull’orario del decesso, che martedì sera è stato fatto risalire a circa 24 ore prima del ritrovamento del corpo. E definire la traiettoria del colpo, in modo che gli investigatori possano ricostruire la dinamica.
L’ARMA
Dal bossolo calibro 22 recuperato dai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche sul luogo del delitto e dal proiettile trattenuto nella testa di Coltro sarà individuata l’arma utilizzata dall’assassino. Per questo la Procura si affiderà a un perito balistico. Si presume che il 48enne di Nave sia stato ucciso con una pistola calibro 22, che non è certo un’arma utilizzata dalla criminalità organizzata, in quando diventa letale soltanto se si colpisce al cuore o al cervello, come nel caso di Alessandro Coltro. Anche in caso di difesa personale può diventare inaffidabile. È più adatta per il tiro sportivo al poligono. Il colpo non è stato sparato a bruciapelo: sarà l’autopsia a dare indicazioni importanti anche sulla distanza in cui si trovava l’arma puntata contro Alessandro Coltro.
SOPRALLUOGHI
Per il momento non sembravano necessari ulteriori accertamenti sul luogo del delitto. Gli investigatori hanno raccolto tutti gli elementi utili tra martedì sera e mercoledì mattina. Nel giaciglio in cui ha trovato la morte Alessandro Coltro restano soltanto alcune foglie secche e rametti intrisi del suo sangue. Resta il mistero sul motivo per cui si sia inoltrato in quel boschetto lasciando la macchina aperta, con chiavi e cellulare dentro, posteggiata nell’ultimo stallo del parcheggio del centro commerciale Meta, nell’angolo più appartato e lontano dai negozi.
Cristina Antonutti

Ultimo aggiornamento: 19:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci