Csm, Ermini (Pd) eletto vicepresidente. Ira di Bonafede: toghe fanno politica

Giovedì 27 Settembre 2018
Csm, Ermini (Pd) eletto vicepresidente. Ira di Bonafede: toghe fanno politica
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David Ermini, 59 anni, deputato del Pd per due legislature e avvocato penalista, é il nuovo vicepresidente del Csm. È stato eletto dal plenum di Palazzo dei marescialli, presieduto dal capo dello Stato.

David Ermini è stato eletto vice presidente del Csm alla terza votazione, con 13 voti. Un fatto inusuale nella prassi di Palazzo dei Marescialli: nelle consiliature passate, infatti, il vicepresidente è quasi sempre passato alla prima votazione, perché si era raggiunta prima l'intesa tra i suoi componenti. 

Il nuovo vucepresidente del Csm. «Dedico l'elezione a mio padre, che ha fatto l'avvocato per tutta la vita e che oggi, se ci fosse, sarebbe più felice di me».

E ha assicurato: «Ho chiesto la sospensione dell'iscrizione al mio partito perché ritengo che quando si assume un incarico istituzionale si deve avere la possibilità di essere libero». Chi arriva al Csm, ha aggiunto Ermini, «dismette la propria casacca», e «risponde solo alla legge e alla Costituzione». Poi si rivolge al Capo dello Stato: «Mi riporto alle parole che lei ha pronunciato in maniera forte durante la cerimonia di insediamento al Csm: la cosa principale è che nessuno di noi, dei cittadini, è al di sopra della legge. Dobbiamo tenere di fronte a noi la legge e la Costituzione. Il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione - ha aggiunto - a cui mi rivolgerò in maniera pressante e continua durante il mio mandato».

Gli auguri del presidente Mattarella. «Da oggi inizia una nuova pagina per il Consiglio superiore della magistratura, con l'azione del vicepresidente e del collegio» perché il Csm è «un organo collegiale che porta avanti collegialmente i compiti assegnati dalla Costituzione». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto gli auguri a David Ermini eletto oggi nuovo vicepresidente del Csm.

L'attacco di Di Maio. «È incredibile! Avete letto? Questo renzianissimo deputato fiorentino del Pd è appena stato eletto presidente di fatto del Consiglio Superiore della Magistratura. Lo hanno votato magistrati di ruolo e i membri espressi dal Parlamento. Ma dov'è l'indipendenza? E avevano pure il coraggio di accusare noi per Foa che non ha mai militato in nessun partito. È incredibile». È quanto scrive su Fb il vicepremier Luigi Di Maio, commentando l'elezione dell'esponente dem David Ermini come nuovo vicepresidente del Csm. «Ermini è stato eletto a marzo, si è fatto 5 anni in parlamento con il Pd lottando contro le intercettazioni: la riforma che abbiamo bloccato era proprio la sua. Ora lo fanno pure presidente. Il Sistema è vivo e lotta contro di noi», chiosa il leader 5 Stelle.

Il ministro della Giustizia Bonafede. «Prendo atto che all'interno del Csm c'è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica!». Così, in un post su Facebook, il ministro della giustizia Alfonso Bonafede, commenta l'elezione di David Ermini. «Non posso non prendere atto che i magistrati del Csm hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del Pd, unico politico eletto in questa legislatura tra laici del Csm» rileva il ministro, che ricorda: «In questi anni, da deputato mi sono sempre battuto affinché, a prescindere dallo schieramento politico, il parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Una battaglia essenziale, a mio avviso, per salvaguardare l'autonomia della magistratura dalla politica». Ma «evidentemente sta a cuore più al ministro della giustizia che alla maggioranza dei magistrati». «Nulla di personale nei confronti del neo eletto vicepresidente David Ermini- precisa Bonafede -a cui faccio i migliori auguri di buon lavoro. Continuo a credere che il rapporto tra il ministero e il Csm sia fondamentale per il buon funzionamento della giustizia e mi impegnerò sinceramente. Ma ci sono atti che hanno un significato politico che non può essere ignorato».

La presidente del Senato Casellati. «Desidero esprimere i miei più vivi complimenti e i migliori auguri di buon lavoro, anche a nome del Senato della Repubblica, al neo Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, David Ermini. Sono certa che, con competenza e autorevolezza, saprà offrire un contributo importante alle attività che la Costituzione assegna all'organo di autogoverno della Magistratura, garantendone l'indipendenza e difendendo lo Stato di diritto», ha affermato il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.


Il personaggio. Deputato per due legislature, responsabile Giustizia del Pd e poi ancora Commissario del partito a Genova. È il più politico dei laici del Csm il nuovo vice presidente David Ermini, avvocato cassazionista. E la carriera che si lascia alle spalle, segnata anche dalla vicinanza a Matteo Renzi, ne è la testimonianza più plastica. Con l'ex segretario dem Ermini ha in comune anche l'origine toscana: è nato 59 anni fa a Figline Valdarno, vicino a Firenze ed è proprio lì che ha mosso i primi passi in politica. È stato consigliere comunale dal 1980 al 1985 e poi una seconda volta dal 2001 al 2006. E con l'ex premier ha condiviso più di un tratto di strada. Ermini è stato capogruppo della Margherita dal 2004 al 2009 quando alla presidenza della Provincia di Firenze c'era Renzi, è poi dal 2009 al 2013 presidente del consiglio provinciale del capoluogo toscano. Nel 2013 il salto in Parlamento: approda alla Camera dei deputati, eletto nelle liste del Pd. L'anno dopo arriva la nomina a responsabile Giustizia del partito, nella seconda segreteria Renzi. Sull'inchiesta Consip, che coinvolge anche Luca Lotti e il padre di Renzi, assume posizioni nette. Come gli interrogativi che pone di fronte all'ipotesi che il capitano del Noe Scafarto, che ha indagato per la procura di Napoli, possa aver compiuto dei 'falsì: «Prima si prende di mira Renzi poi si lavora su indagini? Ci sono mandanti?». In Parlamento è tornato con le elezioni di marzo ma stavolta si è trattato di un'esperienza brevissima terminata a luglio quando è stato scelto tra i laici del Csm. «Cattolico per formazione ma soprattutto per fede», come lui stesso si definisce su un vecchio profilo Facebook, Ermini è sposato e ha due figli.
 

Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 08:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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