Tuffo nel canale ai Buranelli alle 4 di notte: ragazzini individuati /Foto

Mercoledì 19 Settembre 2018 di Paolo Calia
Tuffo nel canale ai Buranelli alle 4 di notte: ragazzini individuati
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TREVISO - I ragazzini protagonisti della brava ai Buranelli sono stati individuati e quel tuffo nel canale alle 4 di notte, immortalato dal video di un residente, costerà caro.



E la soluzione del caso che ha accumunato Treviso a Venezia, dove la lotta contro chi si tuffa nei canali ha riempito la cronaca estiva, arriva proprio nel giorno in cui in commissione Statuto esplode la discussione, a dir poco animata, sulle modifiche al Regolamento di Polizia Urbana che vorrebbe prevenire proprio episodi del genere. È sta una commissione al calor bianco, con vivaci scambi tra il presidente Davide Acampora e il capogruppo della lista Manildo Fabio Pezzato. All'ordine del giorno la proposta di inasprire l'articolo 37, quello in cui si parla della tutela dei monumenti e delle zone di pregio. Acampora ha portato  una bozza del nuovo testo, che prevede l'introduzione di vari divieti come quello di consumare bevande o cibi, di ascoltare musica a volumi troppo alti o di organizzare appuntamenti sportivi, ludici o ricreativi senza averne prima avuto l'autorizzazione. Rispetto alla bozza iniziale, è stata eliminata la definizione dei posti da tutelare che, in pratica, comprendeva tutto: dalle sponde del Sile, ai giardini, fino ai monumenti. I capigruppo della maggioranza hanno scelto di limitarsi a inserire un'indicazione generica che darebbe pieno mandato alla Giunta di decidere di volta in volta dove intervenire. Ma la discussione sui contenuti è avvenuta solo in un secondo momento, prima c'è stata una vera e propria baraonda per la scelta di portare una bozza senza averla fatta arrivare ai commissari con qualche giorno d'anticipo.

I DUELLI«Ma come ci potete chiedere emendamenti su una cosa che non abbiamo mai visto?», è esploso Pezzato. Antonella Tocchetto (Pd) ha causticamente bollato la proposta come carta da formaggio. Ed è stato solo l'inizio. A nulla sono valse le spiegazioni di Acampora: «Ho portato il testo direttamente in commissione - ha precisato - perché non avevo intenzione di metterlo ai voti, ma solo di presentarlo e poi chiedere agli altri commissari la loro opinione e le eventuali modifiche, da portare in una seconda occasione. Non riesco a capire di cosa possano accusarmi. Mica ho portato il testo per farlo approvare a colpi di maggioranza!». «Questo comportamento è la dimostrazione di quanto sono impreparati», ha sentenziato Tocchetto. A sostenere Acampora ci ha pensato Giuseppe Basso (Lista Zaia/Gentilini) che ha parlato di scelte specificando che la discussione ci sarebbe comunque stata. Ma niente: ormai l'aria era incandescente per trovare un accordo.

I CONTENUTIE quando si è passati ai contenuti, altre bordate. Sempre Pezzato il più ficcante: «La modifica proposta è del tutto inutile - ha tagliato corto - va ad esplicitare cose già previste. Piuttosto aumentate i controlli e applicate quanto già scritto». E a proposito di controlli, anche sotto la Loggia dei Cavalieri arriverà una telecamera di video sorveglianza. E proprio la Loggia è stata al centro di altre discussioni. Del resto è partito tutto da lì: Acampora ha proposto di inasprire il regolamento di Polizia Urbana proprio per tutelare la Loggia e per allontanare i gruppetti che ci stazionano sotto ogni giorno. Dubbi sono stati espressi anche da Domenico Losappio (M5S) e da Maria Buoso (Treviso Civica), mentre Vittorio Zanini (Lista Zaia/Gentilini) ha suggerito di spiegare cosa si vuole fare dei vari posti di pregio della città prima di introdurre dei divieti. Infine la ciliegina messa dalla Tocchetto: «Ridicolo il passaggio in cui si demanda alla giunta di definire, volta per volta, i luoghi su cui intervenire. Non è certo così che si scrive un regolamento».

IL SINDACOMario Conte, nonostante le polemiche, continua però a sostenere le modifiche al regolamento: «L'obiettivo - spiega - è di dare alla Polizia Locale strumenti idonei per intervenire ed evitare situazioni di degrado come quelle che si vedono sotto la Loggia o episodi come quelli accaduti ai Buranelli. Poi, ovviamente, lo sforzo maggiore da parte nostra sarà di portare avanti politiche sociali e riqualificazione. So già le critiche che arriveranno, tipo che andremmo a punire anche chi si fermerà sotto la Loggia a mangiare un gelato. Mi pare scontato dire che non sarà così, ma mi si vorrà dare almeno la possibilità di riprendere chi banchetta con dieci pacchetti di patatine e poi lascia tutti i sacchetti per terra. Deve essere chiaro che non vogliamo limitare la vivibilità dei monumenti del centro, ma solo migliorarla».
Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 12:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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