"Ambulanti" dei contatori scatenati: a decine si trovano i contratti cambiati

Mercoledì 15 Agosto 2018
foto di repertorio
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MESTRE - Un pensionato di 72 anni che abita in via Emo ha scoperto, dopo un mese, di essere passato da Eni ed Enel al gruppo romagnolo Hera. Il fatto è che non aveva mai chiesto quel passaggio e, soprattutto, non aveva mai firmato nessun documento. Era successo, alle 2 del pomeriggio di un afoso 17 luglio, che un tizio, con un cartellino con la scritta Next, lo avesse convinto a lasciarlo fotografare due bollette e il documento d'identità. L'uomo si è rivolto ad Adico, l'associazione dei consumatori, che ora, non potendo far valere il diritto di ripensamento perché sono già passati 14 giorni, chiederà ad Hera l'annullamento immediato del contratto per vizio del consenso; e chiederà pure di vedere la copia di quel contratto per verificare che non ci siano firme false.

Carlo Garofolini, il presidente dell'Adico, sostiene che queste pratiche predatorie messe in atto da venditori ambulanti sono dovute al fatto che tutti i gruppi che operano nel mercato dell'energia sono in fibrillazione in vista della sua liberalizzazione e quindi cercano di accaparrarsi più clienti che possono: «Con lo slittamento di questa liberalizzazione al 2020 speriamo che questi venditori si diano una calmata».

Purtroppo, al momento sembra che siano tutt'altro che calmi: giorni fa ad Altobello, per esempio, c'erano delle persone che attaccavano alle porte di casa dei volantini che avvisavano che incaricati di Vr Sicurezze sarebbero passati nei giorni seguenti per spiegare il funzionamento del sensore elettronico per prevenire incidenti da perdite di gas. Basta dare un'occhiata in internet per verificare che si tratta di una banda che truffa le persone vendendo a 300 euro un rilevatore che ne costa al massimo 30.

Dall'altro ieri, invece, sempre ad Altobello gira un addetto, munito dell'immancabile cartellino questa volta marcato Enel (e in piccolo c'è scritto venditore commerciale), che chiede di vedere il contatore della corrente: se ci arriva schiaccia i tasti e mostra sul display che non ci sono più le tre tariffe per fascia oraria ma che, con i contatori nuovi, Enel ne ha istituita una unica. Quindi apre un librone pieno di fotocopie farlocche e tenta di vendere un nuovo contratto. Se l'operazione gli va in porto, come nel caso del pensionato di via Emo, l'incauto utente si ritrova nei guai fino al collo perché, poi, per tornare ad avere la sua fornitura regolare dovrà perdere tempo e soldi. 
 
Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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