Esplode la canna fumaria, tre feriti uno è vigile del fuoco

Giovedì 9 Agosto 2018 di Alberto Comisso
Esplode la canna fumaria, tre feriti uno è vigile del fuoco
PORCIA - Un scoppio tremendo, le urla, il suono delle sirene dei mezzi di soccorso. Tutto in pochissimi minuti. Quando è arrivata la chiamata al Nue 112 erano le 14.45 circa. Le notizie erano molto frammentarie anche perché, a dire il vero, nessuno all'inizio aveva capito cosa era davvero successo all'interno della casa al civico 12 di via Fleming, una laterale di via Marco Vietti a Porcia. Quello che era certo è che all'interno c'erano tre persone ferite, tra le quali un vigile del fuoco.

L'INTERVENTO
Un intervenuto di routine per una squadra dei vigili del fuoco di Pordenone ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Con tutte le cautele del caso, chiamati dal proprietario della casa, un 88enne del posto, Ulisse Bottos, i pompieri avrebbero dovuto effettuare un intervento di disinfestazione alla canna fumaria: all'interno c'era un nido di calabroni che stava preoccupando non poco l'anziano. Mentre un vigile era salito sul tetto e l'altro si trovava nel corridoio centrale della casa, un terzo, il caposquadra, stava tenendo monitorata la situazione in cucina. Di lì a poco un'improvvisa reazione ha provocato lo scoppio della canna fumaria. Un botto tremendo, udito a parecchia distanza, che ha investito il vigile del fuoco che si trovava in cucina. Il caposquadra, Daniele Trevisan, 55 anni di San Quirino, è rimasto leggermente ustionato ad un braccio e ha riportato diverse ferite al volto causate, in particolare, dal crollo della controparete. 

IL PROPRIETARIO
Nelle vicinanze si trovavano il proprietario dell'abitazione ed una vicina di casa che, come da accordi presi il giorno prima con la figlia dell'anziano, si era resa disponibile ad assistere Ulisse Bottos mentre i vigili del fuoco erano impegnati nell'intervento. Anche la donna, Ramona Alina Diaconu, 43 anni, è rimasta infortunata, per fortuna non in maniera grave, a viso e braccia. Tanto spavento e una leggera contusione alla testa, invece, per l'88enne. Sul posto, oltre al personale sanitario del 118 giunto con l'ambulanza e con l'elisoccorso, una seconda squadra dei vigili del fuoco che ha operato sino a tardo pomeriggio per mettere in sicurezza l'immobile. Daniele Trevisan e Ramona Alina Diaconu, dopo aver ricevuto le prime cure, sono stati trasportati all'ospedale di Pordenone con l'ambulanza per un controllo e gli esami di routine. Ulisse Bottos, invece, confortato ed assistito da parenti e vicini, ha rifiutato il trasferimento al Santa Maria degli Angeli. In via Fleming, oltre ai carabinieri della stazione di Fontanafredda guidati dal luogotenente Gaetano Romano, è arrivato il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Doriano Minisini, insieme al dirigente Stefano Zanut. Con loro anche il funzionario Riccardo Furlan. 

LE CAUSE
Sono cominciate subito le verifiche e le ispezioni. Una volta individuato il punto dal quale era partita l'esplosione, i pompieri, dopo tutta una serie di valutazione e dopo aver interrogato il proprietario dell'abitazione, sono arrivati ad una conclusione: ieri, nonostante il caldo, Ulisse Bottos, volendo liberarsi del nido di calabroni, aveva acceso la stufa della cucina. Nella canna fumaria, tuttavia, sarebbero rimasti dei residui della brace che, venendo in contatto con il prodotto utilizzato dai vigili del fuoco per la disinfestazione da imenotteri, si sarebbero riattivate provocando l'esplosione. La deflagrazione ha causato numerosi danni, soprattutto alla cucina che è stata dichiarata inagibile, ma avrebbe potuto provocare una tragedia. «Fortunatamente le parole del comandante Minisini il nostro vigile del fuoco ha riportato soltanto qualche ferita ed ustioni. Così come altre due persone sono rimaste leggermente infortunate». Comen dire che è andata bene. 
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