Ferito mentre scarica carta colpito da una cinghia saltata

Mercoledì 8 Agosto 2018 di Olivia Bonetti
Ferito mentre scarica carta colpito da una cinghia saltata
SANTA GIUSTINA - Paura ieri mattina in Cartiera Reno de Medici a Santa Giustina: un camionista ucraino di una ditta inglese che stava scaricando carta straccia è stato colpito dalla cinghia in cellophane che tiene ferma la balla di prodotto. Si è trattato di un caso fotocopia di quello che un paio di anni fa causò la morte del camionista albanese Bekim Kuberi, schiacciato sotto una bobina di carta di 2 tonnellate. Per questo ieri in tanti hanno temuto il peggio. Alla fine il camionista, un 50enne ucraino, V.I., se l'è cavata, ma è stato trattenuto in pronto soccorso per osservazione.
 
L'ALLARMEIl camionista ucraino, che non parlava italiano, era a terra e si lamentava: su input del direttore del personale della Cartiera è stato subito chiamata l'ambulanza. Erano le 9.15 e sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che hanno portato l'uomo all'ospedale di Belluno con un codice rosso. Il trauma toracico riportato appariva grave. Nel primo pomeriggio le buone notizie: solo due costole incrinate, non era in pericolo di vita ma è stato trattenuto in osservazione per 24 ore al pronto soccorso. Un sospiro di sollievo per la Cartiera, dove è ancora vivo il ricordo di quella tragedia del 28 ottobre 2016: anche in quel caso il camionista era rimasto cosciente, poi in ospedale le cose precipitarono. Questa volta per fortuna le cose sono andate diversamente.
L'INFORTUNIODopo i soccorsi al lavoro sul luogo dell'incidente i carabinieri della Compagnia di Feltre e i tecnici dello Spisal del Santa Maria del Prato, che sono al lavoro per ricostruire l'infortunio sul lavoro. Si tratta di capire cosa è accaduto e di chi sono le responsabilità. Quel che è certo è che la Cartiera è estranea alla vicenda: tutta la logistica infatti è gestita da una ditta esterna, che però potrebbe a sua volta essere estranea. Il camion è di una ditta di trasporti della Gran Bretagna e l'ucraino lavorava per questa azienda. Aveva avuto una formazione adeguata? Secondo quanto viene certificato alla cartiera sì. Ma l'uomo si sarebbe avvicinato in una zona interdetta per tirare la cinghia, nell'operazione di scarico. Un infortunio molto simile a quello che avvenne nel 2016.
LA SICUREZZASi tratta di situazioni delicate che però vanno rapportate ai numeri che girano attorno alla cartiera: 50 camion in entrata e altrettanti in uscita ogni giorno, oltre ai padroncini. La fabbrica ha implementato al massimo la sicurezza (gli infortuni in poco tempo sono scesi da 15-16 a 5 all'anno), ma non può controllare le ditte esterne. E questo è il problema: sono aumentati gli autisti stranieri che hanno un concetto sicurezza diverso da quello richiesto in Italia.
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