Trovata morta a 19 anni, gli amici: «Frequentava tipi poco raccomandabili»

Mercoledì 8 Agosto 2018
Anna Boscolo Berto
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CHIOGGIA - «Poi, come mai nessuno dice che aveva anche sbattuto la testa durante un incidente, due giorni fa? Perché nessuno dice che era da pochi giorni che frequentava dei tipi poco raccomandabili, di cui ovviamente non farò i nomi, che non l'hanno aiutata? E noi, la sua compagnia e non tossici del cavolo, abbiamo passato questi ultimi giorni a rimproverarla?». Questo messaggio, lasciato da Stefano Signoretto, uno degli amici di Anna Boscolo Berto, è quello che, probabilmente, meglio descrive i tormenti che la 19enne chioggiotta stava attraversando e quelli, paralleli, degli amici che le volevano bene, che non riescono a farsi una ragione della sua morte e che, forse, si chiedono se potevano fare qualcosa per aiutarla.
 
Un messaggio che rivela un cambiamento nelle abitudini di Anna, parlando di nuove frequentazioni che, per gli amici che la conoscevano da una vita, non apparivano le migliori possibili. Una scelta, forse inconsapevole, dettata dall'esigenza di liberarsi di qualcosa: un ambiente, un ricordo doloroso. Qualcuno la ricorda con un fidanzatino, ma lei, sulla sua pagina facebook, aveva scritto di essere single. Può essere stata una delusione sentimentale a innescare il cambiamento? La tragica fine della ragazza ha suscitato ondate di solidarietà tra giovani e meno giovani e tra i tanti messaggi di cordoglio, tra gli infinìti «riposa in pace» e i rapidi cenni di ricordo, continua a emergere la figura di una ragazza dolce e buona, travolta da qualcosa più grande di lei.
«Anna, piccola ragazza con tormenti dell'anima... io ti ho voluto bene così com'eri» scrive Antonella Boscolo Capon, confermando che una irrequietezza di fondo agitava, almeno negli ultimi tempi, la vita della giovane. E altre amiche ricordano i bei momenti vissuti insieme e la bontà del suo carattere. «Eri una ragazza piena di vita ed ora... Anche se era da molto che non ci vedevamo mi mancheranno le nostre chiacchierate e quando venivi a trovarmi nel bar dove lavoravo. Riposa in pace piccolo angelo», dice Ylenia Pagan, riportando un'immagine di Anna, forse, di qualche tempo fa, quando la ragazza, alla ricerca di un lavoro, si vedeva bene dietro il banco di un bar o in servizio ai tavoli. Un'esperienza che, forse, aveva fatto proprio con l'amica Ylenia, ma che poi era passata in secondo piano. 
«Chi l'avrebbe detto che non avrei mai più rivisto quel tuo bel visetto dolce che regalava felicità e riempiva il cuore alle persone dice Laura Sanavia, ricordando quella ragazza, allora serena con se stessa, che sapeva essere positiva anche per gli altri non ti dimenticherò mai», conclude l'amica.
D.Deg.

Ultimo aggiornamento: 9 Agosto, 19:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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