«Corro, spero non mi ricoverino»
post premonitore: ucciso dal caldo

Martedì 7 Agosto 2018 di Alberto Beltrame
Paolo Bersan
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TREVISO - Due ciclisti, in lontananza l'hanno visto rallentare la corsa e tentare di scendere dal sellino. Poi si è accasciato a terra, stroncato da un infarto. Il termometro in quel momento sfiorava (al sole) i 40 gradi. E proprio il sole battente, l'afa, la fatica e il caldo dell'ora di pranzo sarebbero stati fatali a Paolo Bersan, 55enne di Fiera, rappresentante di apparecchiature sanitarie e volto noto in città anche come attivista del Movimento Cinque Stelle. «Se questa volta mi ricoverano, almeno sfrutto l'aria fresca dell'Usl» aveva scritto su Facebook poche ore prima della tragedia, quando aveva inforcato la sua mountain, partendo da Fiera, per una gita lungo la pista ciclopedonale che costeggia il Sile. Medici e infermieri del 118 hanno tentato a lungo di salvargli la vita quando è stato lanciato l'allarme lungo la Restera, verso le 13, tra Casier e Lughignano di Casale. Ma per Paolo Bersan, per gli amici Poldo, non c'erano speranze.

LA FOTO SU FACEBOOK Poco prima di partire, Bersan aveva pubblicato su Facebook un messaggio, visto a posteriori, quasi premonitore. Due foto che immortalavano dove si trovasse e un commento ironico sul percorso. «Partenza ore 9, tra 14 km troverò lui. Vediamo se quest'anno sarà un salto alla Comaneci. Se no, questa volta resto ricoverato, almeno sfrutto l'aria fresca dell'Usl». Verso le 12.55 però, in un tratto non asfaltato della Restera, ha cominciato ad arrancare e il suo cuore non ha più retto alla fatica e al caldo, a quell'ora insopportabile. «Ha tentato di scendere dalla bici, ma non ce l'ha fatta ed è precipitato a terra» hanno raccontato ai carabinieri i due ciclisti che dopo averlo visto cadere hanno immediatamente chiamato il 118, tentando di prestargli i primi soccorsi. I medici del Suem si sono precipitati lungo la Restera ed hanno provato a lungo di rianimare il 55enne, ma il suo cuore aveva ormai smesso per sempre di battere.

CALDO KILLER I medici hanno potuto subito appurare che Bersan era stato colto da un infarto cardiaco. Il 55enne era uno sportivo, apparentemente non soffriva di alcuna patologia e si allenava regolarmente, pedalando in bici proprio sulla Restera dove spesso andava pure a correre. Una concausa del decesso sarebbero dunque le alte temperature raggiunte in questi giorni e in particolare nel primo pomeriggio di ieri, quando la colonnina di mercurio ha superato e non di poco i 35 gradi.
 
LA POLITICA Ex infermiere, Paolo Bersan da diversi anni faceva il rappresentante di apparecchiature sanitarie (tac e affini) e protesi. «Era una persona solare, gioiosa, che amava lo sport - lo ricorda il mastro vetraio Marco Varisco -. Abbiamo parlato diverse volte dell'applicazione delle protesi proprio nell'ambito sportivo, un tema che lo entusiasmava. Lascia di sicuro un vuoto incolmabile, non c'è altro da aggiungere». Paolo Bersan era cresciuto a Fiera, dov'era molto conosciuto ed aveva abitato a Monigo. «L'ho visto anche domenica pomeriggio - afferma il cantautore Ricky Bizzarro - che correva lungo l'Alzaia. Amava camminare, stare all'aria aperta, ed era in forma. È una tragedia del tutto inaspettata». Separato, padre di due figli, il 55enne, negli ultimi anni, si era avvicinato alla politica e in particolare al Movimento Cinque Stelle. «È uno della vecchia guardia, uno di quelli che con Borrelli si diede da fare per portare Beppe Grillo a Treviso» spiega l'ex candidato sindaco Alessandro Gnocchi. Il nome di Bersan non era mai stato incluso tra quelli dei candidati, ma proprio negli ultimi tempi, dopo un periodo in sordina, era tornato ad impegnarsi anima e corpo nel movimento. «Era attivissimo - aggiunge un altro pentastellato, Giuliano Guidotto -, sempre presente ai gazebo. Grazie al suo lavoro conosceva moltissime persone, amava stare in compagnia e condividere le sue esperienze con gli altri. La sua scomparsa così inattesa e improvvisa ci ha lasciati tutti di stucco».
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