SCHIO - In tribunale potrà difendersi dall’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile di quattro ragazze connazionali, fatte entrare illegalmente in Italia, ridotte in schiavitù e costrette con minacce di morte tra novembre 2013 e marzo 2017 a vendere il proprio corpo tra Modena e Castelfranco Emilia la 39enne nigeriana Blessing Igbinigie, rintracciata a Schio dalla squadra mobile della questura di Vicenza. Come riporta il Giornale di Vicenza alla donna è stata consegnata la misura cautelare firmata dal tribunale di Bologna che le impone l’obbligo di dimora nel capoluogo emiliano. È il risultato di un’accurata indagine coordinata dalla procura di Bologna e sviluppata dalle squadre mobili di Modena e Vicenza dopo la denuncia di una delle quattro ragazze ridotte in schiavitù: dalla sua testimonianza sono scattati i provvedimenti giudiziari a carico di Blessing Igbinigie e un pensionato modenese di 72 anni che accompagnava le ragazze (segregate in un appartamento a Castelfranco Emilia) a prostituirsi. Dall’indagine è emerso che Blessing Igbinigie sia giunta a Schio per cambiare ambiente e probabilmente per sfuggire alle forze dell’ordine.
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